Roseto. Dopo le due tragedie che hanno sconvolto la cittadina rosetana, l’Istituto “Vincenzo Moretti” ricorda di essersi “sempre contraddistinto, nel corso degli oltre cinquant’anni di storia, per il profondo senso di umanità che tutto il corpo docente, unitamente alla dirigenza e al personale Ata, ha saputo infondere ai propri studenti”.
“Nei momenti di dolore, che alle volte affiorano in comunità grandi e articolate come può essere una scuola, è sempre emersa – aggiunge la nota – la volontà da parte di tutte le componenti scolastiche di far sentire la vicinanza con chi è stato colpito da sofferenze e dal destino avverso. Tale forza scaturisce dal tessuto socio-culturale degli addetti al funzionamento delle complesse dinamiche dell’Istituto, soprattutto nei tanti momenti che la scuola vive, fatti di aggregazione e di attività didattiche. Queste sono state sempre indirizzate alla crescita umana, culturale, sociale degli studenti e le molteplici iniziative che contraddistinguono il ‘Moretti’ stanno a sottolineare la validità e la bontà del progetto educativo messo in atto in tutti questi anni. Il personale scolastico, nelle varie componenti, si è sempre contraddistinto per la forte caratterizzazione dei percorsi formativi, non solo prettamente scolastici, ma anche, in parallelo, legati alle numerosissime iniziative integrative che rendono i nostri alunni predisposti al nobile concetto di inclusione e partecipazione”.
“La condivisione – precisa – che i giovani dimostrano, fa capire perfettamente alla dirigenza, alla docenza e a tutto il personale che la via intrapresa è quella più adatta a rispondere alle esigenze dei tanti giovani. I momenti di dolore di questi giorni dovuti alla scomparsa di due nostri cari ragazzi ci daranno senza dubbio la forza per continuare la via intrapresa, in cui l’unico obiettivo è quello di rafforzare il senso di appartenenza, di identità, di aggregazione e di inclusione dei nostri studenti, sia tra di loro (una grande famiglia si vede in questi momenti) sia con il territorio circostante, rappresentato dalle istituzioni, dalle associazioni, dal volontariato, dalle imprese e dal mondo del lavoro, nel senso più alto e formativo possibile”.
“La scuola che si fa comunità è stata sempre la nostra stella polare da seguire con realismo e determinazione”, conclude la nota dell’Istituto Moretti.