L’esecutivo guidato dal sindaco Antonietta Casciotti, infatti, lo scorso anno ha affidato un incarico professionale per “testare” i vari ponti che interessano la viabilità comunale. Ebbene, quello di via Ascolana presenta una situazione tale che, al momento, non garantisce un livello di sicurezza tale che possa essere fruibile.
Consequenziale è stata l’ordinanza sindacale che ne ha disposto, a partire da venerdì 9 ottobre, di vietarne il transito ai mezzi meccanici, ma anche a pedoni e ciclisti. Analogo provvedimento è stato adottato, nell’area di competenza dal sindaco di Corropoli, visto che il viadotto cade al confine naturale tra le due cittadine. Ora si apre una fase di indagine e di analisi per valutare che tipo di intervento dovrà essere pianificato per superare le attualità criticità.
I tempi di riapertura? La sensazione è che non saranno brevissimi, per due ordini di ragioni. La relazione tecnica non lascia spazio a molte interpretazioni e poi va detto che il ponte è stato realizzato negli anni ’50 e questo lascia prevedere, anche ai meno esperti, che servono lavori strutturali. Ben altra cosa rispetto ai lavori “tampone” effettuati nel 2013 dal Comune di Corropoli dopo che la piena del Vibrata mise a rischio uno dei piloni che sostengono la struttura.
Al momento, dunque, bisognerà fare i conti anche con le modifiche viarie, che dei disagi si produrranno, anche in relazione alla mole di traffico che quotidiana sopporta via Ascolana per i collegamenti tra la costa e l’entroterra.