Anche ieri, infatti, la corrente ha continuato ha costretto diversi operatori a dover temporaneamente rimuovere sdraio e ombrelloni. E la situazione non sembra incoraggiante anche in vista del fine settimana. Ci sono concessionari che faticano, oramai senza spiaggia, ad assecondare le richieste dei clienti e chi ha affittato della stanze e al momento deve recuperare tratti di spiaggia per collocare oltre 10 ombrelloni. Situazione difficile insomma (oggi per esempio l’acqua lambiva lo chalet Il Messicano), e si spera che almeno una tregua per i prossimi giorni a cavallo di Ferragosto, quando si prevede un picco di presenze, anche in spiaggia nel contesto di una stagione particolare per altre ragioni.
E il malessere degli operatori cresce sempre più, con continue richieste alle istituzioni. “Ringrazio il consigliere regionale Emiliano Di Matteo”, sottolinea Ivan Lazzarini, “ portavoce della zona nord, “ che ha riportato la questione in Regione dopo le mie sollecitazioni”. Ma l’operatore turistico lancia altri segnali. “ Leggo di dichiarazioni del sottosegretario Umberto D’Annuntiis, “ e di una polemica politica senza fine. Invece di rispondere alle altre forze politiche, dia a noi le risposte che le attendiamo da tempo. Sentiamo parlare di fondi, ma lo invitiamo a confrontarci con noi e ripensare i 7 milioni stanziati. Che vanno utilizzati non per il ripascimento, che con queste mareggiate sarebbe già stato risucchiato, e iniziare a prevedere opere rigide. Ma servono progetti concreti”. Nel frattempo si chiede anche al servizio opere marittime di prevedere protezioni delle strutture a partire da ottobre, per evitare ulteriori danni.