Mentre la tempesta di levante prosegue, gli effetti nefasti su uno dei tratti più martoriati dall’erosione costiera, sono evidenti. Oltre al bene pubblico (la bambinopoli per la quale la Regione, di recente, ha stanziato a beneficio del Comune 100mila euro per la messa in sicurezza della recinzione esterna), sono a rischio anche le strutture private.
Almeno 3 gli stabilimenti balneari (Gambero, Nettuno e Messicano) che, in queste ore, vedono arrivare, in maniera minacciosa, le onde del mare. Che scavano la sabbia e iniziano a lambire, in maniera pericolosa, le strutture. Questa mattina lo scenario non era certo dei più incoraggianti, a testimonianza di una necessità di messa in sicurezza delle strutture che deve essere urgente. Gli effetti delle opere di ripascimento estivo, oramai, non si vedono più e come racconta uno degli operatori della zona, il livello della sabbia si è abbassato di un paio di metri.
A rischio, in questo lembo di arenile c’è la prossima stagione balneare. Ma anche stabilimenti e cabine rischiano, ad ogni forte mareggiata, di essere invasi dall’acqua. Ovviamente, non c’è solo la necessità di una tutela immediata delle strutture a rischio, ma il progetto di tutela della costa non può più attendere.