Il gettito previsto, attraverso una stima molto prudenziale, per il 2019, è fissato in 200mila euro. Sono solo alcuni dei contorni dell’imposta di soggiorno introdotta dall’amministrazione comunale di Alba Adriatica. Il regolamento, composto da 16 articoli, che introduce l’imposta sul soggiorno turistico, è stato approvato nella seduta consiliare di giovedì sera.
L’esecutivo guidato da Antonietta Casciotti ha imposto al percorso, condiviso nell’ultimo scorcio con un’associazione di categoria (Albatour, l’altra non ha inteso recepire il protocollo d’intesa), una brusca accelerazione con l’obiettivo, peraltro mai nascosto, di introdurre la tassa di soggiorno già a partire dall’estate del 2019. E questo per destinare a tutta una serie di servizi legati al turismo, risorse certe, in un momento storico nel quale i bilanci degli enti pubblici sono decisamente rigidi.
La fase di approvazione del regolamento ha assorbito buona parte della seduta consiliare. Motivazioni di natura politica, strategica e tecnica sono stati illustrati dagli assessori al turismo (Paolo Cichetti) e finanze (Simone Pulcini). Entrambi hanno sottolineato il punto di svolta rappresentato dall’introduzione dell’imposta. Non soltanto come mera gabella, ma come possibilità di valorizzare e rilanciare il settore. Il regolamento ha incontrato il favore dell’intero gruppo di maggioranza.
A favore ha votato anche Remo Saccomandi, che ha salutato in maniera positiva il coraggio manifestato dall’Ente in questo percorso. Ha prevalso la linea dell’astensione, invece, nei tre esponenti di Città Viva. Che hanno lamentato i tempi ristretti nel varo del regolamento, il fatto che solo un’associazione si è poi seduta al tavolo per definire alcuni aspetti regolamentari e di non essere stati coinvolti nella stesura.
Cosa prevede il regolamento. Per il 2019 il periodo di applicazione dell’imposta di soggiorno sarà bimestrale: dal 1 luglio al 31 agosto. Dal 2020 in poi, invece, l’operazione partirà dal 15 giugno. La tassa sarà pagata per soggiorni che prevedono una parmanenza consecutiva fino a 7 giorni. Le tariffe non sono ancora state fissate (lo farà la giunta nelle prossime settimane), ma come ha sottolineato l’assessore Pulcini, l’incidenza sarà in linea con quello che accade nelle località limitrofe che applicheranno l’imposta e comunque con una differenziazione per tipologie di strutture ricettive. Che poi sono state classificate in alberghiere, extra-alberghiere e locazioni turistiche. Con una differenziazione anche in relazione alle stelle di ciascuna strutture.La tariffa, in ogni caso, prevederà importi giornalieri che gravitano attorno ad 1 euro a persone.
Chi pagherà l’imposta. Dovranno versare tutti coloro che soggiorneranno ad Alba Adriatica nel periodo di riferimento: dai 14 ai 75 anni. Solo per il 2019 ci sarà l’esenzione per gli over 75, poi negli anni successivi anche questa fascia di età sarà ricompresa. L’esenzione riguarda gli under 14, i soggetti che assistono i degenti nel distretto sanitario locale, i portatori di handicap grave, i soggetti ospiti di provvedimenti emergenziali e appartenenti alle forze dell’ordine e di volontariato impegnati in attività di servizio o missioni di pubblica utilità. L’esenzione riguarderà anche gruppi di pensionati over 65 in soggiorni sociali organizzati da enti pubblici ospitati in strutture ricettive fino a 3 stelle. L’imposta dovrà essere versata al Comune entro il 16 del mese successivo all’incasso con la trasmissione al Comune, da parte degli operatori, della rendicontazione telematica.
Controlli. Una parte del regolamento verte sulle questioni legate al controllo, sanzioni e riscossioni coattive. Va detto che verifiche saranno effettuate attraverso la polizia locale e controlli a campione anche attraverso le verifiche dei registri regionali delle strutture ricettive, e mediante attività d’indagine attraverso i portali che offrono case vacanze e soggiorni turistici ad Alba Adriatica.
Come verranno reinvestiti i proventi. Il protocollo d’intesa sottoscritto con l’Albatour fissa in maniera chiara il percorso di condivisione che sarà seguito in ordine gli investimenti dei fondi incamerati dall’imposta. Fondi che serviranno per finanziare interventi in materia turistica: sostegno alle strutture ricettive, manutenzione e recupero dei beni pubblici, promozione turistica, eventi. Nel protocollo sottoscritto, già compaiono le possibili linee di finanziamento per l’anno 2019: promozione turistica, riqualificazione del lungomare Marconi, riqualificazione pinete e Bambinopoli.