Accensione degli alberi di Natale in tutte le città, ma a Teramo manca qualcuno e la cittadinanza protesta

Nel centro di Teramo l’accensione delle luminarie natalizie è stata accompagnata da qualche strascico polemico che non ha fatto mancare i suoi rimbalzi sui social network.

Mentre infatti parte della cittadinanza era con il naso all’insù per ammirare le luminarie (che hanno altresì scontato qualcuno, ma questo è un altro discorso), ben più di qualche teramano non ha potuto far altro che notare la mancanza di qualcosa o, meglio, di qualcuno.

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abruzzo.cityrumors.it – Proteste a Teramo per la mancanza di un personaggio importante

Insomma, anche l’accensione delle luminarie è stata occasione utile per qualche vena critica e polemica, a conferma del fatto che, in fondo, non è detto che il Natale renda tutti più sopiti e pacifici.

Chi mancava all’accensione delle luminarie

Come ben sottolineato da una parte rilevante dei presenti, a mancare all’accensione delle luminarie erano alcuni rappresentanti delle istituzioni particolarmente attesi… soprattutto da chi voleva cogliere l’occasione per esprimere qualche dissenso: il riferimento è principalmente al sindaco D’Alberto, all’assessore Filipponi e – in fondo – a tutta la Giunta Comunale.

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L’assenza degli esponenti dell’amministrazione comunale non è andata giù ai commercianti e ai cittadini che volevano esprimere il loro dissenso, e che ora rilanciano a nuove iniziative di protesta. Montano intanto le polemiche anche sui social network – abruzzo.cityrumors.it

Un’assenza che si è fatta certamente notare e che qualcuno ha definito essere imbarazzante. Per i più critici, è stato un modo per non affrontare le proteste che avrebbero potuto manifestarsi in questa occasione e, proprio questa consapevolezza da parte di una gruppo di presenti ha sollevato ulteriori malumori. Malumori che, peraltro, sono stati svelati anche da parte di chi non protestava e dichi avrebbe gradito una presenza istituzionale in un momento tradizionalmente importante per questa parte del calendario.

Insomma, l’accensione delle luminarie è stata l’occasione utile per rinvigorire la spaccatura creatasi in una parte della cittadinanza e, soprattutto, tra l’amministrazione comunale e chi ha ritenuto che il sindaco avrebbe dovuto essere presente, con la sua autorità e responsabilità, anche in caso di manifeste proteste. Chi ha lamentato la sua assenza ha altresì sottolineato la mancanza di una comunicazione empatica così come una lontananza dalle esigenze della città e dalla necessità di fornire pronte risposte ai commercianti e ai cittadini.

A proposito di commercianti e cittadini, chi protestava ha già rilanciato la possibilità di organizzare nuove iniziative, come il lungo sit-in dinanzi al Comune.

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