Non si fermano i tentativi di estorcere soldi a malcapitati cittadini che a bordo delle loro auto vengono continuamente vessati da tentativi più o meno maldestri di raggiri
Una volta c’era quella dello specchietto, poi quella del mancato tamponamento, poi l’upgrade del finto investimento. Non si fermano i metodi sempre più fantasiosi per spillare denaro a ignari automobilisti che a bordo delle loro autovetture vengono avvicinati con le scuse più assurde pur di farsi pagare per un danno mai provocato decine di euro, senza tirare in ballo qualsivoglia assicurazione.
La truffa dello specchietto è uno degli inganni più diffusi in Italia negli ultimi anni. Tutti gli automobilisti possono caderne vittima, grazie alla “bravura” di chi mette in atto la truffa. Si tratta di un vero e proprio furto che coinvolge migliaia di vittime ogni anno, senza distinzione tra città e provincia, Nord e Sud. In generale le categorie più esposte sono quelle dei giovani neopatentati, gli anziani e le donne.
Metodi sempre più ingegnosi
Negli ultimi giorni, nella Capitale, si è tornati a parlare prepotentemente di alcuni tentativi di truffa messi in atto ai danni di tranquilli automobilisti da malintenzionati senza scrupoli. Due episodi ravvicinati, uno avvenuto sull’Aurelia e l’altro lungo la Cassia Bis, all’altezza della zona Le Rughe, nel territorio di Formello, quindi nel quadrante settentrionale di Roma, hanno evidenziato un tentativo di raggiro davvero ingegnoso che ha messo in allarme le forze dell’ordine per la spregiudicatezza dei tentativi.
Le vittime purtroppo sono sempre le stesse categorie, quelle più indifese o inesperte, come anziani, donne e giovani alla guida da poco tempo, ma la finalità resta immutata, impaurire il malcapitato facendogli credere di aver recato un danno a un’altra vettura e provando a estorcere loro denaro in contanti con risparmio di tempo e soldi per l’automatico aumento dell’assicurazione. Questi ultimi tentativi segnalati si sono contraddistinti perchè i truffatori hanno utilizzato un sasso gettato appositamente, e con perfetto tempismo, contro la carrozzeria dell’automobile individuata facendo poi credere di esser stati urtati dalla stessa.
La tecnica del sasso
Oramai siamo allo studio di tecniche sempre nuove e diversificate, create proprio per destabilizzare gli ignari automobilisti coinvolti. Proprio grazie alle ultime segnalazioni, si è venuti a conoscenza di questo nuovo tentativo di raggiro. I balordi si posizionano sulla corsia di destra a bordo di un’auto apparentemente innocua e attendono che la vettura della vittima li sorpassi. Una volta superati, lanciano un sasso contro la carrozzeria dell’automobile che li precede, provocando un rumore netto e un segno ben visibile. Subito scatta l’inseguimento per segnalare l’accaduto. Una volta fermata la macchina, i malviventi chiedono un risarcimento danni alla vittima per aver urtato il loro veicolo, quando effettivamente il rumore della collisione è causato dal sasso e non dal contatto fra le due macchine.
Insomma, l’obiettivo è creare la falsa impressione di un danno causato dal sorpasso, inseguendo poi la vittima per pretendere, grazie a una sapiente opera di convincimento, un “risarcimento immediato”, evitando così di coinvolgere le forze dell’ordine e di avvisare le assicurazioni con tutte le conseguenze economiche del caso. Non è mai abbastanza ricordare a tutti che non bisogna mai fermarsi davanti a una tale richiesta e se necessario avvisare immediatamente Carabinieri e Polizia per eventuali accertamenti del caso. Nessuna legge consente i risarcimenti istantanei e in contanti per eventuali piccoli o grandi incidenti.