Roseto. La vecchia discarica di Coste Lanciano, dismessa da circa 30 anni, spaventa ancora i residenti di Piane Tordino e gli operatori turistici del quartiere Annunziata di Giulianova e di Cologna Spiaggia
. Nessun lavoro di messa in sicurezza ad oggi è stato eseguito e con l’imminente inverno c’è il rischio che nuove piene del fiume Tordino possano di nuovo inghiottire l’invaso e le tonnellate di rifiuti nascoste sotto terra. Per ben tre volte, negli ultimi tre anni, la discarica è stata erosa.
Un terzo del vecchio impianto di smaltimento del pattume non c’è più. Dopo la prima erosione, quella del marzo 2011, venne eseguito un lavoro di ricostruzione dell’argine da parte del Comune di Roseto per una spesa complessiva di circa 40mila euro. Un’opera del tutto inutile in quanto alla prima piena, nel novembre del 2013, il Tordino spazzò via quel nuovo argine, realizzato in realtà con l’accumulo di sedimenti e ghiaia.
Per mettere in sicurezza finalmente la vecchia discarica di Coste Lanciano servirebbero delle opere solide, come quelle realizzate sul fiume Vomano per la ricostruzione di un tratto dell’argine sud, ovvero la sistemazione dei massi ciclopici. Ma andrebbero bene anche delle gabbionate. L’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari nei mesi passati si è incontrato almeno un paio di volte con i responsabili del Genio Civile della Provincia per fare il punto della situazione e per verificare gli interventi da adottare.
Ma ad oggi, con l’inverno ormai alle porte e con le piogge che sono torrenziali, la discarica rappresenta un pericolo, una bomba ad orologeria.
Lino Nazionale