I lavori sono iniziati due giorni fa con incarico affidato alla ditta Franco Petrini che in 24 ore ha aperto il cantiere che interessa un tratto di circa 30 metri di marciapiede e ha subito rimosso le parti ancora pericolanti nel punto in cui il tracciato era sprofondato. L’impresa ha dovuto portare via tutto il materiale non più adatto a garantire la solidità della pista. I lavori riguarderanno il consolidamento di tutta la porzione risucchiata dalla mareggiata, il rifacimento della passeggiata, la messa in sicurezza con la sistemazione di massi ciclopici del tratto prospiciente l’arenile.
A tale proposito, l’impresa ha già creato un cordolo di protezione per poter proseguire coi lavori anche in caso di mareggiate, impedendo alle onde di raggiungere la zona dello scavo. L’intervento dovrebbe essere portato a termine nell’arco di un mese, ma con ogni probabilità questo tratto di lungomare dovrebbe essere riaperto ai pedoni anche prima.
Intanto, gli operatori turistici di questa zona, sono 5 in tutto, stanno quantificando i danni. I più colpiti dalla mareggiata sono la concessione Narcisi, che non ha più un tratto di arenile per la posa di ombrelloni e sdraio, e lo stabilimento balneare Tartaruga. Anche qui, si è ridotto di molto lo spazio per garantire servizi ai turisti. Resta il nodo delle scogliere che secondo gli stessi titolari delle concessioni devono essere rafforzate vista l’attuale inutilità delle barriere esistenti.