Teramo. Il Consiglio provinciale di questa mattina si è trovato a ratificare una serie di variazioni di bilancio in entrata: fra le più significative quelle che riguardano i finanziamenti Covid per le scuole (circa 1 milione e 200 mila euro fra adeguamenti e affitti) e i 770 mila euro destinati dalla Regione Abruzzo alla sistemazione delle strade provinciali interessante dal Giro d’Italia.
Nel corso del dibattito il consigliere delegato all’Edilizia scolastica, Luca Frangioni, ha fatto emergere un aspetto “molto positivo ascrivile all’ottimo lavoro svolto dagli uffici: la Provincia di Teramo è uno dei pochi enti locali in Italia ad aver previsto con lungimiranza la necessità di avere fondi per gli affitti e ad essere riuscita a partecipare all’apposito bando del Ministero che aveva una finestra di tempo molto stretta”.
Oltre ai primi 750 mila euro di finanziamento per allestire nuove aule e nuovi servizi che garantissero il distanziamento anti Covid, quindi, la Provincia ha beneficiato di circa 200 mila euro per le locazioni di strutture esterne. Una parte di questa somma è servita sia per il Curie di Giulianova sia per l’affitto dei locali di via Malaspina, a Teramo, per dare una sede al Cpia, scuola per adulti di competenza del Comune e da anni a carico dell’ente.
Dibattito incentrato sul “Curie” di Giulianova. La mozione presentata dal gruppo “Casa dei Comuni” e relazionata dal consigliere Luca Lattanzi sulla situazione del liceo “Curie” di Giulianova è stata l’occasione per un confronto sui finanziamenti e sui tempi per la realizzazione dell’ampliamento della scuola di Giulianova. Il Liceo, infatti, aveva bisogno di cinque aule per l’aumento delle iscrizioni e di altre due aule per garantire il distanziamento Covid.
“Questa amministrazione ha messo in programma l’intervento, è previsto con la voce adeguamento sismico per 10 milioni di euro – ha sottolineato Luca Frangioni – ovviamente lo abbiamo candidato a finanziamento e aspettiamo la finestra giusta. La Regione ci ha garantito un milione e mezzo per il progetto preliminare, non appena avremo la conferma del finanziamento, correttamente, potremo iscriverlo in bilancio. Da settembre 2019 ho fatto sei incontri con la scuola, esistono diverse ipotesi progettuali per ricavare aule negli spazi esistenti. In alternativa avremmo potuto utilizzare le aule di scuole confinanti. Soluzioni che non hanno incontrato il favore della dirigenza. Il Covid ha reso necessarie altre soluzioni. Quando ci hanno confermato il finanziamento per gli affitti, ad agosto, abbiamo cercato alternative, prima con l’affitto di una struttura mobile prefabbricata, non praticabile per costi e tempi e poi con la locazione. La scelta è caduta sulla strutture Superiride di Colleranesco, le aule da sette sono passate a nove. Questa amministrazione, non solo la politica ma anche gli uffici cui va il mio ringraziamento, ha fatto davvero quanto possibile non venendo mai meno al dialogo con l’Istituto. Sulla nostra volontà di fare l’opera non può esserci alcun dubbio, sul fatto che ci vorranno tre o quattro anni per la sua realizzazione nemmeno”.
La mozione della Casa dei Comuni, che è stata respinta per le motivazioni esposte da Frangioni, chiedevano che “l’opera fosse inserita nel DUP 2020/2022, che fosse avviato ed approvato nel più breve tempo possibile il progetto di fattibilità e ampliamento del Liceo; di candidare il progetto a bando qualora l’Ente no avesse la possibilità di reperire risorse proprie; di ritenere provvisorie le attuali sistemazioni”. Mauro Scarpantonio, dopo la relazione di Lattanzi ha ulteriormente specificato che l’opera andrebbe inserita nel DUP (documento unico di programmazione) non come adeguamento sismico ma come ampliamento, “è più corretto e trasparente”.
“Noi stiamo già facendo quello che chiedete” ha chiosato il presidente Di Bonaventura: “lo inseriremo nei documenti di programmazione non appena avremo la certezza del finanziamento del progetto preliminare”.