Perché “Briganti del Soccorso”? Il nome è dettato dalla rappresentazione teatrale che si tiene nel periodo estivo a Padula e in cui viene rievocato il periodo storico a cavallo tra 1530 e 1600, ricordato come periodo del brigantaggio abruzzese.
150 “briganti”, dunque, provenienti dalle 28 Pubbliche Assistenze d’Abruzzo e da alcuni comitati regionali, insieme all’Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato, si eserciteranno in quel di Padula di Cortino, nel mezzo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Lo scenario che si prospetterà ai volontari sarà quello di un territorio colpito da un forte terremoto, in seguito al quale verrà attivata l’intera procedura di gestione dell’evento calamitoso: dalla mobilitazione della Sala Operativa Regionale che, nelle sue proprie competenze, comunicherà alle associazioni ANPAS i codici di attivazione (verde-giallo-rosso) con luogo e orario di incontro, al montaggio/smontaggio del campo base e alla gestione dei vari scenari d’intervento che saranno molteplici e multilivello.
Questi ultimi verranno sorteggiati in tempo reale e affidati a squadre miste per specializzazione e provenienza associativa, nel perfetto stile del “contingente” ANPAS.
Le squadre di volontari dovranno destreggiarsi tra soccorso sanitario, ricerca dispersi, impiego di unità cinofile, rischio idrogeologico, recupero feriti, tecniche sanitarie d’emergenza, radiocomunicazioni, soccorso a popolazioni e ad animali, incidenti stradali, elitrasporto e attività di antincendio boschivo.
Per l’esercitazione, infine, verranno utilizzati circa 35 mezzi tra cui ambulanze, camion, auto mediche, autopompe, ma anche cucina da campo, PMA (Posto Medico Avanzato) e non ultima, l’auto scout, messa a disposizione da ANPAS Nazionale, utile a rilevare i danni e a gestire in modo più semplice e rapido situazioni di criticità.