L’esposto mira a far luce su un aspetto: se vi è stata interruzione di pubblico servizio, fermo restando che poi potranno essere delle richieste di risarcimento dni in sede civile, sopratutto per i danni sopportati dalle attività economiche e commerciali.
Le richiesta dell’associazione consumatori Robin Hood. “Il distacco del gas ai cittadini dei Comuni di Teramo e Torricella Sicura è un fatto di una gravità assoluta. I disagi per la popolazione soprattutto per i malati sono evidenti, al solito le fasce più deboli soffriranno di più. Noi oggi chiediamo con forza un Diritto quello alla corretta informazione, i cittadini coinvolti nella vicenda devono sapere come stanno effettivamente le cose. Parimenti esiste un dovere quello dei Sindaci, dell’Autorità per l’Energia Elettrica , il Gas e per l’Acqua e del Governo, che è anche obbligo civile e morale, di andare fino in fondo, affinché casi analoghi non si ripetano né a Teramo né altrove. Acclarato che non si tratti di rotture, di eventi straordinari, la motivazione addotta di calo di pressione riteniamo doveva coinvolgere altre realtà territoriali. Chiediamo e domandiamo: come mai questo evento accade dopo la rimozione della stazione di pompaggio e di stoccaggio di Caracollo ? C’è un nesso? Un sistema che ha sempre funzionato per decenni dopo la sua rimozione crea problemi, la domanda appareche quindi legittima si può, per ragioni che appaiono di solo profitto, portare decine di migliaia di cittadini in tale condizioni.
Anche il candidato sindaco Gianluca Pomante interviene. “Mentre i teramani si stanno preoccupando di aiutare chi non riesce neppure a scaldar casa e gli addetti ai lavori, con abnegazione ed impegno, stanno cercando di ridurre al minimo i disagi per l’emergenza tuttora in corso, il Sindaco Maurizio Brucchi cerca di volgere a suo vantaggio, con rivoltante cinismo, una vicenda sulla quale avrebbe dovuto mantenere semplicemente la correttezza istituzionale. Promettere indennizzi da parte del Comune alle attività produttive appare un maldestro tentativo di raccattare qualche voto da parte di operatori che il Sindaco sa bene di aver ignorato per anni. Significa altresì sminuire tutti gli altri cittadini che hanno subito disagi enormi dalla mancanza di gas, non quantificabili solo in denaro ma ugualmente meritevoli di attenzione e risarcimento. Spieghi Maurizio Brucchi se intende pagare di tasca propria (in tal caso, chapeau) oppure se ritiene che debba farsi carico il Comune di Teramo (e quindi i cittadini) dei risarcimenti dovuti per un disservizio che è chiaramente addebitabile alle aziende che gestiscono l’erogazione del gas alla città e che avrebbero già ammesso la loro responsabilità. E, cortesemente, ci illustri le ragioni per cui uno dei danneggiati dovrebbe offrirsi di risarcire il danno. Il Comune avrà l’unico compito, quando sarà terminata la gestione dell’emergenza, di chiedere alle aziende il risarcimento del danno cagionato a tutta la collettività teramana. La campagna elettorale si fa altrove e con soldi propri. Tolleranza zero verso certi comportamenti”.
Nel frattempo prosegue l’opera di ripristino da parte dei tecnici. Di seguito la situazione aggiornata alle 18 di sabato 19 aprile.
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Altre riattivazioni. Proseguono le procedure per riattivare il gas nelle varie zone di Teramo e Torricella. Dopo alcuni ritardi registratisi ieri a causa del mercato e della pioggia, oggi dovrebbero completarsi le operazioni per il ripristino del gas su 23 delle 46 zone in cui è stato suddivisa la città, toccando quindi il 50%. Clicca qui per vedere le zone che saranno riattivate oggi, giorno di Pasqua.