Alba Adriatica, il sindaco vieta le partite di pallone in piazza IV Novembre

Alba Adriatica. Pallone vietato in piazza IV Novembre. Quante volte, da bambini, abbiamo dovuto subire rimbrotti e qualche volta qualche rimprovero colorito per le combattutissime partite a pallone, in piazza o in strada.

 

 

Ebbene,ora,  in piazza IV Novembre, in pieno centro cittadino, nella cosiddetta piazza del Comune, sarà vietato il gioco del pallone, per buona pare di ragazzi che, sopratutto nelle ore pomeridiane, usano lo spazio pubblico per le loro partite. Il sindaco Tonia Piccioni, infatti, nelle ultime ore ha firmato una specifica ordinanza, con la quale ha vietato le partite di pallone (e i giochi con la palla di qualsiasi genere) che hanno come teatro la piazza storica della cittadina.

Il motivo? Le ragioni del provvedimento, che prevedono sanzioni da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 (ne risponderanno eventualmente i genitori), trovano spazio nella premessa dalle stessa ordinanza. Al sindaco e in Comune più in generale, sono arrivate varie segnalazioni da parte di residenti e cittadini, che hanno chiesto azioni a tutela della tranquillità pubblica (che sarebbe messa a repentaglio da chi gioca a pallone), visto che questa pratica creerebbe danni e molestie a coloro che, al contrario, stazionano in piazza e nelle zone limitrofe, per le ragioni più disparate, anche semplicemente seduti sulle panchine. 
” Le modalità di svolgimento, di tale pratica sportiva”, scrive la Piccioni nell’ordinanza, ” può causare danni al
patrimonio pubblico e privato insistente sulla piazza e dintorni e, più in generale,
pericolo per la sicurezza delle persone che vi transitano o vi sostano, anche con veicoli a
motore nelle aree limitrofe”.
” Trattandosi di una piazza contornata da strade con notevole
flusso veicolare”, aggiunge il sindaco, “oltre che la sicurezza dei cittadini, il provvedimento è a tutela per la maggior parte anziani, che
frequentano le panchine, in quanto potrebbero essere colpiti da pallonate
ovvero travolti inavvertitamente dai giocatori è necessario tutelarela pubblica incolumità”. E dunque da questo momento in poi, in piazza IV Novembre il pallone sarà vietato e i ragazzi (non solo rom che popolano lo spazio pubblico) dovranno trovarsi una sede alternativa, fermo restando (ma questo è un altro problema) la cronica mancanza, nelle cittadine “moderne” di spazi pubblico per le attività ludiche.

Gestione cookie