Alba Adriatica, chiusa scuola inagibile, sindaco: ora vanno accertate le responsabilità VIDEO

scuola_media_albaAlba Adriatica. Scuola chiusa per carenze sul piano statico e strutturale in ordine alle prescrizioni di natura antisismica. Problemi che possono riguardare diversi edifici, un pò stagionati. Un pò reale la vicenda quando la relazione tecnica era nota già dallo scorso marzo e gli alunni continuavano a frequentarla senza colpo ferire.

Nessun accorgimento, nessun provvedimento, salvo quello adottato nelle ultime ore dalla preside della scuola media di via Duca d’Aosta e condivisa dal sindaco di Alba Adriatica, Tonia Piccioni. L’ala più vecchia dell’istituto, quella che guarda verso la strada (sei sezioni) è stata chiusa e gli alunni dirottati nell’ala “agibile” dive da lunedì bisognerà osservare il doppio turno per garantire l’attività didattica. La vicenda, è inegabile, gesta scalpore, anche e sopratutto tra i genitori, che questa mattina hanno scoperto la cosa. Sorpresa, ma anche tanta rabbia emerge anche dalle parole del sindaco Tonia Piccioni, in procinto di andare fin in fondo alla vicenda visto che sarà anche aperta un’indagine interna. ” Quello che sconcerta”, racconta il sindaco Piccioni, ” è lo scoprire chei problemi di stabilità e i rischi legati all’agibilità della scuola erano stati messi a conoscenza, del Comune de della dirigenza scolastica, già a marzo. 
Questo significa, senza alcuna ombra di dubbio, che tanto l’ex sindaco Franchino Giovannelli, quanto l’ex dirigente scolastica (Paola Giusti, ex assessore alle politiche sociali, ndr), erano perfettamente informati di una situazione che non poteva e non doveva essere accettata e alla quale, al contrario, si doveva subito porre rimedio.Una situazione di tale gravità che, non appena ne ha avuto notizia, la nuova dirigente scolastica ha immediatamente disposto la chiusura del plesso e il trasferimento provvisorio degli studenti”. Per il momento bisognerà gestire l’emergenza con delle soluzioni capaci di garantire l’attività didattica degli studenti nel rispetto della sicurezza di coloro che studiano e lavorano nel mondo della scuola. “Troveremo al più presto una soluzione che altri avrebbero dovuto trovare”, prosegue la Piccioni. Restano, però, domande che pretendono risposte:perché l’amministrazione Giovannelli ha incaricato e pagato (100 mila euro) un tecnico, per eseguire la verifica sismica degli istituti scolastici?Perché gli esiti di quella verifica non sono stati resi pubblici?Perché della situazione non sono state informate le famiglie?Perché l’ex dirigente scolastica non ha provveduto immediatamente?Perché dei rischi del plesso non è stato informato il nuovo Sindaco all’atto del passaggio delle consegne?Perché solo grazie alla solerzia di un tecnico, che ha voluto informare la nuova dirigente scolastica e il nuovo Sindaco, la vicenda è oggi un problema da risolvere?Perché nessuno ci ha messo in condizione di sfruttare la lunga pausa estiva per trovare un’idonea soluzione alternativa?Chi ha saputo e taciuto?  E’ mia intenzione, e della Giunta che rappresento, aprire immediatamente una verifica interna e interessare della vicenda anche la magistratura, perché si accerti se, dal marzo scorso ad oggi, si siano verificate omissioni o addirittura se qualcuno abbia volutamente agito per tenere segreta una verità che non doveva essere mantenuta tale”.

 

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Il coordinamento donne de La città nel Cuore. Allora? Ricordate il nostro intervento  del 9 febbraio, perché si mettesse mano alle strutture scolastiche fatiscenti ed insicure? Fummo sbugiardate a mezzo stampa, dall’allora Sindaco Giovanelli, i nostri  ragazzi, furono redarguiti dalle autorità scolastiche (alcune, a dire il vero, quelle più vicine all’amministrazione, perché avevano osato parlare in famiglia ), si sbandierò a destra e a manca la  notizia dello stanziamento di 400 mila euro per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche. Noi non ci abbiamo mai creduto, anche perché i lavori non sono mai iniziati e,  come membri del coordinamento donne della “Città nel cuore”, non ci siamo mai perse di vista e abbiamo continuato a tenere gli occhi puntati sul territorio, ma soprattutto sulla sicurezza dei nostri figli e nipoti.Esageravamo? Si rendono conto i cittadini scettici e quelle maestre che hanno metaforicamente bacchettato i nostri ragazzi, che “La scuola Media è a rischio crollo”,come si evince dalla relazione tecnica del marzo 2013?Ma scusate, da marzo ad oggi,sono trascorsi otto mesi, di cui tre di  sospensione delle attività scolastiche (durante i quali si poteva dare il via  ai lavori) e chi sapeva, con quale  coraggio ha permesso che ripartisse un nuovo anno scolastico  ed  ha taciuto?  Chi doveva allertare l’utenza? Nelle aule di via Duca d’Aosta, non è ammassata merce, ci sono  i  nostri figli. Il FUTURO  di tutti noi!  Le speranze della nostra vita!  Qui sì che adesso dobbiamo scrivere: vergognaQuel giorno,  9  febbraio 2013, abbiamo voluto essere ironiche , oggi siamo   Furiose! ! Vogliamo la verità, vogliamo sapere chi ha avuto  così tanto pelo sullo stomaco, da tralasciare di allertare le famiglie albensi. Sapremo appellarci alle debite autorità di controllo della legalità e torneremo, battagliere, come sempre, ma questa volta di più, a lottare per veder cadere le teste degli irresponsabili, che tanto fastidio hanno dato a tutta la cittadinanza e tanto promettono di darne ancora,  a causa del pericolo e  del disservizio.

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