Alba Adriatica, ritrova il suo cane dopo 9 anni

cane_ritrovato1Alba Adriatica. Riabbraccia il proprio cane, Rex, un bel pastore tedesco dopo nove anni dalla sua scomparsa da casa.

Era il 2004 e la scomparsa di Rex, oggi ancora di più, sembrava essere avvolta nel mistero. L’emozione, mista anche ad una grossa dose di sorpresa,  (ma anche di un malcelato risentimento) traspare dalle parole della padrona, Daniela Pancottini,  che ancora non si capacita di come sia potuta accadere la cosa. Questa mattina la signora Daniela ha ricevuto una telefonata dalla polizia municipale di Alba Adriatica con la quale le veniva comunicato che il pastore tedesco aspettava i suoi padroni al bar della stazione. L’animale era dotato di microchip e da quello gli agenti sono risaliti al tenutario dell’animale. ” L’emozione provata oggi è indescrivibile”, racconta Daniela Pancottini, ” dopo 9 anni, era il 2004, ho ritrovato il mio cagnolone, che “magicamente” era scomparso da casa. L’ho subito portato nello studio veterinario di fiducia, nel quale abbiamo avuto conferma che il numero del chip corrispondesse a me. La dottoressa Sara Bernini ci ha tranquillizzati, dicendo che nonostante l’età di Rex, 10 anni, lo stesso era stato tenuto bene”. La gioia per aver ritrovato Rex, decisamente inaspettata, non lascia passare in secondo piano il logico risentimento della donna per come si è evoluta la vicenda dal 2004 ad oggi. ” Come spiegare” prosegue la donna, ” con una denuncia ai carabinieri, la presenza di un microchip, ipotizzando che il cane sia stato visitato da qualche veterinario viste le ottime condizioni con le quali è stato tenuto, io fino ad oggi non abbia mai avuto notizie? Come mai vista la presenza di un’ anagrafe canina? Per caso i controlli ai microchip sono un poco carenti o addirittura inesistent? Con questo interrogativo termino la mia, se vogliamo così chiamarla, lettera di protesta, ritenendomi oggi una persona felicissima di aver riabbracciato il mio cagnolone, ma profondamente delusa dalla gestione veterinaria. Aggiungerei un “ringraziamento particolare “alla famiglia “adottiva” che lo ha tenuto per tutti questi anni e che avrei il piacere di conoscere”.

 

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