In una nota diffusa dagli avvocati del professionista (Valeriano Migliorati e Massimo Guercioni) viene ricostruita la dinamica dei fatti, poi in parte condensati nel servizio televisivo. Servizio, andato in onda nella puntata dello scorso 15 ottobre, che per inciso è stato rimosso dal web (e dunque non più visibile) da Mediaset.
“I signori che si sono presentati presso il suo studio” scrivono gli avvocati, ” con una telecamera nascosta non erano suoi clienti (come invece asserito da Luigi Pelazza in riferimento al commercialista, ndr), ma persone sconosciute, che gli avevano chiesto un appuntamento. Questi signori, dopo aver richiesto informazioni circa le modalità di apertura di un’azienda, hanno cominciato a porre domande di contenuto illecito, alle quali il commercialista non ha risposto né dato consigli, anzi ha espressamente sconsigliato quanto veniva lui prospettato (e nel servizio televisivo tutto ciò è stato omesso). Questi signori hanno insistito nelle domande, mostrando di ben conoscere quali fossero i meccanismi fraudolenti, così da animare la discussione: a queste domande, il commercialista,non essendo sua abitudine buttare fuori dallo studio i potenziali clienti, ha risposto (e nel servizio televisivo sono state mandate in onda soltanto le sue risposte, anziché le ripetute domande di questi signori). All’esito dell’incontro, il commercialista ha detto a questi signori che egli non avrebbe svolto alcuna attività, e che se gli stessi avevano intenzione di operare nel modo prospettato avrebbero dovuto rivolgersi ad altri professionisti (e nel servizio televisivo ciò è stato omesso). Dopo alcuni giorni si è presentato il sig. Luigi Pelazza, il quale lo ha invitato a rendere un’intervista col pretesto che altrimenti ne sarebbe uscito male. Durante questa intervista, che peraltro avrebbe dovuto essere oscurata, al commercialista sono state poste domande impertinenti, fra cui quella mandata in onda, dove egli riferiva che avrebbe dovuto denunciare alle autorità questi signori, esattamente perché gli avevano prospettato operazioni fraudolente, in ognicaso in alcun modo accettate o svolte dal professionista.La R.T.I. S.p.A., Gruppo Mediaset, a cui lo studio legale ha indirizzato contestazioni, ha provveduto a rimuovere dai propri sistemi il video incriminato, che in effetti non è più visionabile online, né sul sito web di Le Iene Show”.