Il ciclo-parcheggio infatti, a differenza di altre tipologie di rastrelliere che consentono di legare solo la ruota anteriore o posteriore, è concepito in maniera che si possa fissare, con una catena o con appositi lucchetti, l’intero telaio della bicicletta in uno o più punti.
La postazione sopperisce, in piccola parte, alla quasi totale mancanza di parcheggi pubblici per bici (fanno eccezione alcune rastrelliere, del tipo che permette di fissare solo la ruota, in prossimità del parco degli Eucalipti), parcheggi che sono indispensabili soprattutto nei mesi estivi, quando il numero di biciclette che affolla la città è addirittura, in alcune zone del lungomare, superiore a quello delle auto.
La speranza è che la postazione dell’Annunziata sia solo la prima di una serie di parcheggi per biciclette e che che gli stessi vengano opportunamente collocati a seguito di uno studio generale sulla mobilità cittadina.
Raffaele Di Marcello