Lettere dal contenuto molto particolare, a testimonianza del clima che si respra a Roseto e che hanno spinto la titolare dell’inchiesta, Greta Aloisi, a rimettere in fascicolo nelle mani del procurato Bruno Auriemma che ha delegato ora il collega Davide Rosati. Una decisione frutto di una sorta di incompatibilità ambientale, visto che il magistrato vive proprio a Roseto e la vicenda, ancora tinta di giallo, ha scosso e non poco l’opinione pubblica.