L’uomo, a bordo della sua auto, avrebbe sfondato il parapetto, per cause ancora da stabilire, ed è precipitato nel burrone, dove è morto per annegamento. Sul posto gli agenti della Polstrada che si sono occupati dei rilievi e pare abbiano segnalato le pessime condizioni del manto stradale. Il corpo di Carginari sarebbe stato recuperato in serata, dopo alcune ore dall’incidente, dai vigili del fuoco di Teramo, con loro anche il personale di 118 e Croce Rossa di Teramo.
L’uomo infatti si era recato a Cesacastina nel primo pomeriggio, per un intervento di manutenzione a domicilio. In serata a dare l’allarme sono stati il figlio e il fratello della vittima che, non vedendolo ritornare a casa, hanno percorso la strada da Teramo a Crognaleto, scoprendo il punto in cui Cesare Carginari avrebbe sfondato il parapetto. L’uomo infatti si era recato a Cesacastina nel primo pomeriggio, per un intervento di manutenzione a domicilio.
Il magistrato questa mattina ha riconsegnato la salma ai familiari per la sepoltura, senza disporre l’autopsia. Secondo il medico che ha redatto il referto di morte, l’uomo avrebbe riportato traumi pesanti nel volo nel burrone ma tali da non provocarne il decesso. L’artigiano, infatti, è finito con la testa nell’acqua e di restare intrappolato nell’abitacolo, seduto al posto di guida con la cintura di sicurezza.