Teramo. Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha finanziato il progetto di ricerca annuale dal titolo “Contaminanti ambientali e relativi effetti sul sistema nervoso centrale e sul sistema immunitario nei cetacei spiaggiati: le sentinelle del mare”, presentato da Giovanni Di Guardo, docente di Patologia generale e fisiopatologia veterinaria dell’Università di Teramo.
Un progetto che vede la partecipazione congiunta delle Università di Padova e di Siena e che è finalizzato a stabilire, attraverso una rigorosa metodologia scientifica, le correlazioni patogenetiche fra una serie di noxae biologiche (Morbillivirus, Toxoplasma gondii e Brucella spp) e di contaminanti ambientali immunotossici che i cetacei possono accumulare in quantitativi rilevanti nei propri tessuti. Tutto ciò dovrebbe aiutare a comprendere anche i ricorrenti fenomeni di spiaggiamento e di mortalità collettivi di questi animali. Il progetto, della durata di dodici mesi, punta a fornire il corretto supporto tecnico-scientifico per la definizione dell’effettivo stato di salute e di conservazione delle popolazioni di cetacei dei mari italiani, per permettere al Ministero di esprimere una valutazione circostanziata dell’intensità degli effetti neurotossici e immunotossici causati dalle noxae biologiche e chimiche e, in particolare, se la loro magnitudo sia contenuta o meno entro i livelli di variabilità naturale degli habitat.