Saccuti, già condannato a tre anni per il tentato acquisto di un Suv con soldi pubblici (da quell’episodio, datato febbraio 2012 è venuta a galla la vicenda degli ammanchi al Comune di Tortoreto) è accusato di peculato, truffa aggravata, violazione del sistema informatico del Comune (pagamenti anomali sono stati effettuati anche con i conti online dell’ente), falsitàmateriale e ideologica in atto pubblico. Inchiesta, che ha portato alla luce una serie di ammanchi nella casse comunali, di oltre 1milione e 200mila euro per un periodo di circa 10 anni. L’indagine, delegata alla Guardia di Finanza di Giulianova, questa mattina ha vissuto un altro passaggio significativo. Le Fiamme Gialle hanno perquisito la casa di Saccuti, a Tortoreto, e poi lo hanno condotto in caserma a Teramo.Nel provvedimento cautelare è stata anche disposto il sequestro per equilavente, poco più di 400mila euro, tra conti correnti, libretti a risparmio, quote societarie e parte dell’immobile di proprietà dove vive.
Nel corso delle perquisizioni, infatti, sono stati sequestrati un immobile di circa 150 metri quadrati con annessi 3 box-garage, 2 motocicli, 3 autovetture, svariata attrezzatura per l’esercizio di una lavanderia automatica a gettoni di Tortoreto, quote di multiproprietà dislocate sul territorio nazionale, svariati beni di arredamento per interno ed esterno, molteplice materiale informatico ed elettronico, attrezzatura da fitness, orologi. Al momento non risultano altri indagati. Va detto, in ogni caso, che l’inchiesta della Finanza non è chiusa, ma si muove ad ampio raggio ed abbraccia anche altri settori della macchina amministrativa e sotto questo aspetto non sono da escludere possibili sviluppi.