L’episodio si è consumato in due momenti e località diverse. Attorno alle 9 tre persone, armate di taglierini, hanno assaltato la filiale della Tercas di Sant’Egidio alla Vibrata, corso Adriatico. Arraffato il bottino, i tre sono scappati a bordo di una Lancia Lybra, rubata in Puglia e abbandonata nelle campagne di Civitella del Tronto. Poi hanno proseguito la loro fuga a bordo di un’ambulanza, mezzo rubato a Barletta, con a bordo altre due persone. La banda pensava di farla franca, ma sulle loro tracce si sono fiodate le forze dell’ordine, dai carabinieri di Sant’Egidio, Teramo e Giulianova, alla strradale e al personale della questura. L’ambulanza è stata intercettata a Colleranesco, nella zona industriale e i cinque hanno cercato di fuggire a piedi per il canneto circostante, ma sono stati bloccati.
Assicurarli alla giustizia e’ stato possibile grazie al lavoro interforze. Oltre ai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata, di Giulianova e di Teramo hanno partecipato anche le pattuglie della stradale e della polizia ferroviaria. Due dei cinque malviventi, infatti, sono stati intercettati proprio dalla stradale mentre fuggivano a piedi. In banca erano entrati in tre: tutti avevano il volto coperto ed uno soltanto indossava la parrucca. Potrebbe trattarsi della stessa banda (i banditi avevano accento meridionale) che, il 10 maggio scorso, mise a segno un altro colpo, quella volta, alla Monte Paschi di Sant’Egidio alla Vibrata che frutto’ un bottino di circa 40mila euro. La rapina di questa mattina sembra la copia di quella di 11 giorni fa: assalto in banca col taglierino, fuga su una Lancia rubata poi abbandonata a Sant’Eurosia di Civitella del Tronto. Stessa dinamica, stessa via di fuga.
Gli arrestati sono tutti di Cerignola: Pasquale Di Tommaso, 23 anni, Stefano Biancolillo, 22, Domenico Bellomo, 34, Matteo Martinadonna, 21, Michele Cotugno, 23. Tutti hanno precedenti penali. L’accusa per il sodalizio e’ di rapina aggravata ma altre ipotesi di reato potrebbero essere contestate ai singoli componenti della banda dal pm titolare dell’inchiesta, Stefano Giovagnoni, che dovrebbe svolgere l’interrogatorio di garanzia giovedi’ mattina. Per alcuni della banda pugliese potrebbero, infatti, venire contestati anche i reati di lesioni (avendo picchiato il direttore della filiale della Banca Tercas di Sant’Egidio alla Vibrata e due impiegati) e furto per l’ambulanza rubata a Ortonova. Il bottino, recuperato nelle campagne di Colleranesco ammonta a 18mila euro. All’operazione hanno partecipato una trentina di uomini fra carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata, Giulianova e Teramo, polizia stradale di Teramo, Pineto e Giulianova, Polfer di Giulianova e squadra mobile di Teramo. La Lancia Libra usata per la fuga dopo il colpo in banca e’ stata ritrovata a Santa Croce di Civitella del Tronto da dove, presumibilmente, sono saliti sull’ambulanza. Due dei cinque banditi che sedevano alla guida e sul lato passeggeri indossavano la tuta di “Ortonova Soccorso”. Uno dei tre che hanno messo a segno la rapina in banca, nella fuga, ha perso una scarpa da tennis mentre l’altra e’ stata rinvenuta nell’auto rubata. Braccarli non e’ stato facile ma ha funzionato il lavoro sinergico e coordinato delle centrali operative di carabinieri e polizia. I banditi, viste le sirene ed il carosello delle auto di polizia e Arma si sono ficcati in un vicolo cieco nella zona industriale di Colleranesco. Qui hanno abbandonato l’ambulanza tentando la fuga a piedi ma, uno alla volta, sono stati braccati. Da Civitella, la banda aveva percorso in ambulanza la Fondovalle del Salinello. Poi ha imboccato la Ss16 a Giulianova e poi la Ss80 dove avrebbe dovuto prendere l’A14. I rapinatori, sperando di passare inosservati con la tuta dei volontari del soccorso e su un’ambulanza, sono stati invece notati da alcuni passanti per la guida spericolata con cui hanno attraversato alcune vie abitate. Passamontagna, taglierini (avevano conservato anche lo scontrino degli acquisti fatto in Puglia), guanti, parrucca sono stati sequestrati.
(foto Bubu)