Come spiegato in una nota, “Robin Hood” ha contattato le strutture in questione, che quali hanno precisato che si trattava dell’Iva sulla Tia e hanno chiesto un contributo per l’invio di informazioni relative e la possibilità di farsi rappresentare nelle azioni promosse.
“Nessuna traccia delle azioni promosse – tuona il presidente Pasquale Di Ferdinando –. La situazione è ferma e è ancora in attesa di definizione e la prospettiva di recupero sulla dichiarazione dei redditi è di fatto sfumata”.
L’associazione teramana, non ritenendo corretta questa condotta, intende porre all’attenzione all’Antitrust che vigila anche sulla pubblicità ingannevole il caso. Nei prossimi giorni sarà pertanto inviata la documentazione anche alla Polizia Postale per le informazioni che viaggiano su Internet.