Il legale di fiducia dell’uomo, l’avvocato Florindo Tribotti, ha chiesto di voler disporre una visita medico-legale, quale accertamento irripetibile per stabilire la natura delle ferite riportate e la sequenza dei colpi inferti per tentare di stabilire l’ipotesi che Marsili possa essersi difeso dall’aggressione del giardiniere. Inoltre, il legale chiedera’ anche di sottoporre ad accertamenti psichiatrici il suo assistito. Il giudice ha comunque convalidato il fermo disponendo la custodia in carcere dell’indagato. Marsili, 43 anni, di Alba Adriatica era stato arrestato domenica mattina apoche ore di distanza dall’omicidio di Di Clemente, nella sua abitazione di via Volturno ad Alba Adriatica . Tra i due era nata una lite, al termine della cena a casa del 72enne, alla quale avevano partecipato altre due persone che erano andate via prima dell’omicidio.
Altro aspetto controverso, che le indagini dovranno chiarire, è del perchè Di Clemente e Marsili si siano trovati a cena assieme, visto che non c’erano molti contatti tra di loro. Se non la conscenza comune tra Marsili e il figlio di Gabriele, Andrea Di Clemente, che per uno strano gioco del destino è morto qualche ora dopo l’omicidio del padre. Figlio che da otto anni era in coma vegetativo in una clinica dopo aver assunto una dose di stupefacente.