Il legno, in questa parte di mondo è una vera ricchezza, sia per la quantità che per la qualità. Imparare a lavorarlo significa garantire a giovani una fonte di reddito e una migliore qualità della vita. Per ora si pensa soltanto ad un probabile mercato interno, non è difficile prevedere che finalmente l’Africa diventi sempre più capace di sfruttare autonomamente le proprie risorse e goderne finalmente dei frutti. È noto che le enormi risorse minerarie del Congo, oltre l’oro e diamanti da ultimo il tantalio In uso per i nostri telefoni cellulari,da tempo non hanno una ricaduta positiva sulla popolazione locale producendo invece richezza in altri paesi. Dare ai giovani la consapevolezza delle proprie capacità e delle potenzialità di cui possono godere, significa avviare un intero paese verso una vera autonomia e un meritato progresso. Questo è soltanto l’inizio di un programma che vuole estendersi in crescendo con la migliore rapidità; ciò richiede collaborazione di forze diverse, sinergie che sappiano disinteressatamente fare azione promozionale con ampie vedute umanitarie allo scopo tra le tante iniziative sta per nascere un gemellaggio tra la città di Giulianova e quella di Butembo.
In Congo anche il carabiniere Egidio Casati di Giulianova. Resterà a Butembo circa un mese per aiutare a scopo benefico questi ragazzi a montare pannelli solari e altri sistemi per produrre energia elettrica per i servizi necessari. Il Cogevo, Consorzio dei vongolari, invierà del materiale per aiutare la comunità di giovani ragazzi a progredire nella lavorazione del legno Africano, molto utile nella manutenzione ordinaria dei pescherecci abruzzesi.