Prima dell’apertura della variante, sulla cui positività già da tempo i residenti della frazione avevano espresso diverse perplessità anche per i disagi creati al paese, sia il Comune che l’Anas avevano dato rassicurazione al comitato di frazione. Ma nei fatti la giornata di ieri ha evidenziato come la realtà sia molto diversa.
In particolare la mancata realizzazione delle fermate dell’autobus, richieste in precedenza sia alla Tua che all’Anas, non ha consentito agli autisti di potersi fermare in sicurezza e nel rispetto della segnaletica, così i passeggeri presenti a bordo strada non hanno potuto prendere il mezzo pubblico, dovendo fare a meno di un servizio usufruito sul vecchio tracciato fino all’apertura del nuovo.
“Di fatto”, si legge in una nota del Comitato, “l’Anas ci ha privato del trasporto pubblico senza averne l’autorità. Inoltre la situazione si presenta altrettanto grave per l’attraversamento pedonale, in quanto non è previsto in alcun modo, anzi impedito in virtù della chiusura della strada comunale che unisce le due parti del pese spezzato dal nuovo tracciato della Statale 81”.
Gli abitanti, dunque, si sarebbero trovati ad autobus che non sapevano se fermarsi o meno, scuolabus in difficoltà in quanto non potevano raggiungere abitazioni situate “dalla parte sbagliata” del paese e abitanti che attraversavano la strada con le forze dell’ordine che raccomandavano attenzione.
“Come Comitato di Frazione Garrano”, conclude la nota, “riteniamo la situazione grave e vergognosa. Siamo disponibili ad un incontro con l’Anas a patto che questo sia risolutivo. Il trasporto pubblico e la sicurezza di un attraversamento pedonale sono nostri diritti”.