Tassa di soggiorno Giulianova/Roseto, Confesercenti: subito i provvedimenti

A proposito di tassa di soggiorno. Nel contesto di un ragionamento che investe praticamente tutte la municipalità costiere (tra chi nel ha deciso l’applicazione e chi l’ha prevista per il 2019), si innesta la presa di posizione di Gianluca Grimi (Presidente di Assoturismo Confesecenti Teramo) e Rivo Ciabattoni (Presidente Asshotel Abruzzo).

 

Le considerazioni investono essenzialmente i comuni di Giulianova e Roseto.

 

 

“Dal momento in cui l’imposta di soggiorno diventa operativa cessa di essere una dinamica di dialettica cittadina e diventa globale”, si legge in una nota, ” con tutte le conseguenze del caso. Non si tratta più di discutere al proprio interno, ma di relazionarsi con migliaia di persone in Italia e nel mondo che confronteranno i servizi e i prezzi di cui potranno godere e li giudicheranno facendone una discriminante di scelta oggettiva. La prima e urgente conseguenza diretta è che gli operatori, ora, non tra tre mesi, sono alle prese con le prenotazioni di gruppi organizzati e singoli turisti ai quali non sanno e non possono dare spiegazioni, certezze, e prospettive, perdendo tempo e prenotazioni vitali, perchè la politica con le sue incertezze e tempi biblici non si è ancora preoccupata di normare applicativamente quanto ha deciso. Ecco quindi che,  tariffe, materiale di comunicazione al cliente, modalità strutturali di applicazione (tra l’altro obbligatori per legge) e soprattutto, chiarezza sull’utilizzo delle risorse, mancano del tutto e ancora non si vedono all’orizzonte. I tempi dell’economia reale  stridono con quelli politici. Ogni incertezza nel settore turistico, si paga gravemente in termini di immagine e di presenze. Giulianova, tra l’altro, vanta precisi impegni e accordi con gli operatori che vanno rispettati.Come, diversamente, non considerare dilapidato il presente e futuro capitale di progettualità e fiducia con tutti gli operatori teramani? L’applicazione dell’imposta di soggiorno non è materia con cui giocare. l’imposta di soggiorno, se non coerentemente applicata, non chiara e mal applicata, da potenziale risorsa economica da riversare sul turismo e sull’economia delle città si trasforma in un pericolosissimo boomerang d’immagine.

 

I comuni ne prendano subito atto e supportino gli operatori in via immediata con quanto serve, non a loro in quanto tali ma all’economia e all’immagine delle città”.

 

Due gli obiettivi che devono essere tracciati: immediata emanazione di un tariffario, coerente con la realtà locale. Immediati incontri con gli operatori per approntare velocemente materiale informativo e visivo ai clienti così composto: tutto il complesso delle modalità applicative; tutti i servizi aggiuntivi che troveranno in estate; prospetti delle opere infrastrutturali e di utilizzo turistico che seguiranno all’utilizzo dei fondi dell’imposta.

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