Un Consiglio Comunale affollato che ha visto la partecipazione tra il pubblico di una cinquantina di maestranze delle Industrie Rolli-Salpa di Roseto, preoccupate per il futuro occupazionale dopo che Salpa ha deciso di acquisire alcuni capannoni ad Alanno per il segmento relativo al confezionamento dei prodotti trattati.
Un’assise civica voluta dall’amministrazione comunale che ha visto tra i banchi anche il vice presidente della Regione Giovanni Lolli che ha partecipato ad una serie di incontri a Roma e in Regione per affrontare la delicata questione a seguito dei dubbi sollevati dalla Rsu aziendale. Lolli ha ricostruito alcune tappe e ha parlato comunque di un’azienda sana che già due anni fa, quando ci fu la prima problematica relativa al rischio di trasformazione dei contratti dal settore industriale a quello agricolo, aveva sottoscritto degli accordi in termini di mantenimento del livello occupazionale. Ha riconosciuto l’attenzione che la comunità e la politica rosetane hanno posto dinanzi al rischio di una riduzione dei posti di lavoro.
“Salpa è un’azienda che ha 200 dipendenti a tempo indeterminato, 500 dipendenti che raggiungono gli 8 mesi lavorativi e 200 lavoratori stagionali in più”, ha spiegato Lolli, “il numero dei consorziati oltre 300, di cui la metà abruzzese”.
Al Consiglio Comunale straordinario erano presenti anche alcuni sindaci della vallata del Vomano e del Fino perché i quasi mille lavoratori di Rolli-Salpa risiedono tutti all’interno di questo perimetro. Per Lolli insomma non ci sarebbero rischi sotto l’aspetto occupazionale. E ha invitato sindacati e lavoratori, sì a non abbassare la guardia, ma a non adottare per il momento azioni di protesta, come potrebbe essere lo sciopero. Attendere con pazienza gli sviluppi.
Ha preso la parola anche Cesare Zippilli, presidente di Confindustria Teramo il cui intervento non è piaciuto a Franco Pescara, responsabile Cils che sta seguendo la vicenda. Zippilli ha parlato di attacchi mediatici contro Salpa che rischiano di far perdere delle commesse. Il segretario generale di Fai Cisl ha però posto dei punti interrogativi.
“I dubbi nostri sono che”, dice, “spostando la produzione dall’altra parte, si rischia di perdere da un minimo di 200 persone ad un massimo di 340 posti di lavoro”.
Erano stati invitati al dibattito anche i vertici di Salpa che però hanno declinato l’invito ritenendolo inopportuno avendo già partecipato a due tavoli istituzionali con il vice presidente Lolli. Hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Teresa Ginoble che è stata letta durante i lavori consigliari.
“Auspichiamo tuttavia che un progetto di sviluppo nel settore agroindustriale”, hanno scritto, “che prevede importanti investimenti a beneficio delle oltre 300 aziende associate a Salpa non possa essere ostacolato da strumentalizzazioni che nulla hanno a che fare con l’interesse del territorio abruzzese”.
Intanto, i sindacati pur apprezzando l’ottimismo del vice presidente della Regione hanno ancora delle perplessità E hanno quindi chiesto un incontro da qui a 40 giorni con i responsabili di Salpa, per un faccia a faccia chiarificatore sugli impegni legati alla crescita aziendale e alla conservazione dei posti di lavoro.
C’era anche il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino al Consiglio Comunale straordinario. Ha parlato di un’azienda sana di un management che non ha alcuna intenzione di togliere posti di lavoro ma che, anzi, stando anche ai piani di sviluppo che sono stati presentati, ne aggiungerà degli altri.