Finalità e contenuti dei progetti sono stati illustrati questa mattina nella Sala consiliare di Giulianova, dall’assessore giuliese alle Politiche sociali Nausicaa Cameli, dal sindaco di Bellante Mario Di Pietro, accompagnato dal consigliere delegato ai Servizi sociali Arianna Di Eugenio, e dall’assessore ai Servizi sociali di Mosciano Angela Sottanella.
“I cinque progetti multiasse” ha spiegato Cameli “hanno come destinatari, rispettivamente, gli operatori impegnati nel settore dell’immigrazione, quelli nel settore delle tossicodipendenze, i minori inseriti nei circuiti penali e ben due le persone diversamente abili. Lo scopo di questi progetti, gestiti dagli organismi di formazione con una quota parte dei fondi erogati, pari al 15%, attribuita all’Ente d’Ambito, e’ quella di favorire l’accesso all’occupazione, mediante stages, tirocini e borse lavoro, di persone in condizione di marginalità, così da permetterne l’integrazione sociale”.
“Oggi” ha aggiunto Di Pietro “il disagio sociale è in crescita esponenziale ma la capacità di risposta degli enti pubblici invece di aumentare diminuisce a causa dei forti tagli ai programmi di inclusione sociale, ben 5 milioni di euro per quanto riguarda l’Abruzzo dal 2007. Per cui, senza voler indulgere a trionfalismi, il fatto che si sia riusciti a intercettare finanziamenti cospicui, per progetti che consentono di dare competenze a persone in condizioni di marginalità, è fonte di grande soddisfazione. Ed è anche misura della capacità progettuale dei nostri Comuni, che agendo in perfetta sinergia, hanno ottenuto questi importanti risultati”.
“Molto spesso” è intervenuta Di Eugenio “ci troviamo, con grande rammarico, a dover rispondere negativamente alle richieste avanzateci da cittadini che vivono condizioni difficili quando non addirittura disperate. Ma ora, finalmente, e’ possibile offrire un’opportunità grazie appunto a questi cinque progetti”.
Per l’assessore Sottanella, “quando si parla di inclusione sociale ci si riferisce ad interventi di welfare in favore di disabili, immigrati, tossicodipendenti e soggetti senza fissa dimora, le cui condizioni di disagio necessitano, è vero, di ammortizzatori passivi, ma anche di ammortizzatori attivi: cioè, ed è questo il caso, di modelli assistenziali che consentano l’accesso al lavoro, al reddito e quindi all’integrazione sociale”.
“Mi preme sottolineare” ha concluso Cameli “come in un breve lasso di tempo gli assessorati alle politiche sociali dei tre Comuni di ambito, Giulianova, Mosciano e Bellante, abbiano compiuto un importante sforzo per assicurare ai propri cittadini le migliori opportunità offerte dal Fondo sociale europeo, conseguendo risultati ben più confortanti di quelli di altri comuni della Provincia. E’ nostra convinzione che la buona politica debba sempre confrontarsi e trovare soluzioni adeguate soprattutto per le fasce sociali, e pertanto l’Ambito Sociale Tordino si propone, nei prossimi mesi, di procedere ad una ulteriore ottimizzazione del proprio sistema di welfare, sia sul fronte tecnico-progettuale, sia in relazione al raggiungimento di una maggiore competenza e competitività”.