E’ la dinamica della tragedia che si è verificato questa mattina, alle prime luci dell’alba, in corso Matteotti, a Sant’Egidio alla Vibrata. L’incidente sul lavoro è costato la vita ad Adamo Roncacè, 52 anni, operatore ecologico alle dipendenze della Poliservice, società che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti. L’operaio, che lascia la moglie e un figlio di 8 anni, era impegnato nelle operazioni di carico dei rifiuti nel campion compattatore, quando per cause in corso di accetamento, è stato agganciato al collo e alle spalla, dal braccio idraluico del mezzo che ha terminato la sua corsa, ma lo ha schiacciato. Roncacè è morto praticamente sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, che hanno sequestrato il camion, mentre il magistrato di turno dovrebbe affidare l’incarico per l’autopsia, in modo da verificare se l’incidente possa in qualche modo essere legato ad un malore che l’operaio potrebbe aver accusato prima dell’aggancio mortale. Sul posto anche i vigili del fuoco.
Le reazioni. La nota dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fiadel). Alla sua famiglia esprimiamo il nostro sincero cordoglio per la gravissima perdita, sulle cui cause chiediamo si faccia chiarezza nel piu’ breve tempo possibile.
Noi crediamo che la morte non vada strumentalizzata, ma non possiamo tacere su quanto sempre piu’ spesso accade nel mondo del lavoro e nel settore dell’igiene ambientale, certamente la casualità non è il motivo per cui si muore.
E’ tremendo non rientrare a casa dopo il lavoro quotidiano.
Occorre affrontare con piu’ decisione il tema della salute e della sicurezza sul lavoro; dobbiamo potenziare la prevenzione e gli organi preposti al controllo, imporre l’adozione di tutte le norme e non permettere a nessuno di considerare la sicurezza un costo inutile.
Non possiamo restare inermi davanti a queste tragedie ognuno, secondo le rispettive responsabilità, deve rispondere del proprio operato affinché nel futuro non si ripetino questi drammi.