A luglio era stato arrestato dai carabinieri con le accuse di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori. Accuse che oggi hanno portato un 43enne di Martinsicuro a patteggiare una pena di due anni ed otto mesi davanti al gup Domenico Canosa.
L’uomo, che si trova ancora ai domiciliari, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, dopo essersi separato dalla moglie avrebbe cercato di costringerla a lasciare la casa di famiglia, dove quest’ultima viveva insieme ai loro due figli, per andarci a vivere insieme alla nuova compagna.
E di fronte alla resistenze della moglie avrebbe iniziato a minacciarla di morte: minacce perpetrate spesso tramite messaggi audio e video inviati alla donna attraverso WhatsApp in cui le diceva che non avrebbe esitato a farle del male.