Roseto. “Gli operatori turistici sono sempre stati disponibili al dialogo con l’amministrazioni comunale e sono pronti ad apportare il proprio contributo economico per le esigenze della città. Propongono la costituzione di un tavolo permanente di confronto e di lavoro in cui avanzare proposte per redigere finalmente un programma indispensabile per migliorare il turismo rosetano”.
Lo ha dichiarato Giuseppe Olivieri, presidente di Roseto Incoming, aggiungendo alcune precisazioni dopo le dichiarazioni dell’amministrazione comunale in merito all’ultimo incontro con gli operatori sulla tassa di soggiorno: “il programma elettorale presentato dal Sindaco Di Girolamo ai rosetani prevedeva espressamente un categorico No all’imposta di soggiorno, motivo per cui anche vari operatori turistici si sono adoperati per la sua campagna elettorale ed hanno espresso un voto in favore dell’attuale Sindaco di Roseto; nel momento in cui il primo cittadino ha maturato l’idea di introdurre l’imposta di soggiorno, cambiando opinione e definendo la sua una promessa incauta fatta in campagna elettorale, non si è preoccupato di inviare alcuna comunicazione o richiesta di incontro alle associazioni rosetane prima che questa decisione si trasformasse in discussione ed approvazione, da parte della sua maggioranza, del Documento Unico di Programmazione, avvenuta prima in data 30 Luglio 2017 da parte della Giunta Municipale e, successivamente, in data 28 Settembre 2017 dal Consiglio Comunale ed in cui e’ stata prevista l‘introduzione dell’imposta di soggiorno; solo il 29 Settembre, all’indomani di tale decisione, le associazioni sono state invitate all’incontro, inizialmente convocato il 21 Settembre ma successivamente rinviato per impegni del Sindaco, per discutere sulla decisione già assunta il giorno prima dalla maggioranza in Consiglio Comunale e illustrare la propria posizione in merito; avremmo gradito essere chiamati dal Sindaco e dall’Assessore Frattari prima che il Comune assumesse ogni deliberazione in materia in modo da spiegare, come riteniamo di aver fatto efficacemente, quali sono le motivazioni che ci inducono a dire No ad un altro, inutile balzello, che rischia di danneggiare il turismo rosetano con il conseguente danno di immagine, economico e, soprattutto, occupazionale”.
Gli albergatori che hanno presentato alcuni documenti sulla vicenda dell’introduzione dell’imposta di soggiorno replicano all’associazione Frattari: “le associazioni non hanno rifiutato di dare alcun apporto all’Amministrazione Comunale, solamente avrebbero voluto darlo al momento giusto e, cioè, prima di assumere qualsiasi decisione da parte politica. Al Sindaco vogliamo far notare che, su questo argomento, non c’è alcuna divisione tra le associazioni degli operatori turistici presenti sul territorio rosetano che hanno sottoscritto congiuntamente tutti i documenti presentati al Comune e non hanno annunciato una generica promessa di collaborazione come affermato dal primo cittadino, bensì hanno manifestato la propria apertura e tutta la disponibilità per trovare le migliori soluzioni, anche attraverso il contributo economico degli operatori che potrebbe essere mirato, immediato e utilizzabile per i necessari interventi da realizzare prima della stagione estiva 2018. Al contrario dei non quantificabili introiti di un’eventuale imposta di soggiorno che l’Amministrazione Comunale, anche a causa delle procedure burocratiche, potrebbe utilizzare solo per la stagione 2019”.
Gli operatori turistici ricordano la proposta di aprire un tavolo permanente aperto a tutte le associazioni e le istituzioni per redigere un programma che sia basato su serie analisi di mercato per capire a quali flussi turistici bisogna rivolgersi, quali infrastrutture realizzare o migliorare, quali servizi mancano e dove bisogna intervenire. Un programma che punti decisamente alla creazione di un vero e attrattivo “brand” Roseto all’interno di un sistema turistico abruzzese che la Regione dovrebbe rivedere rapidamente in collaborazione con le numerose e competenti associazioni che operano nelle varie località turistiche abruzzesi.
“Solo così potrebbe avere un significato introdurre l’imposta di soggiorno che dovrebbe riguardare tutte le località turistiche della costa abruzzese per evitare penalizzazioni e concorrenza sleale tra località che la applicano ed altre che non lo fanno oltre ad avere regolamenti omogenei in modo da stabilire tariffe ed esenzioni simili per tutti i comuni. L’imposta di soggiorno, come abbiamo più volte affermato, non può essere uno spot di una singola città magari per ripianare buchi di bilancio e siamo lieti che questo concetto si stato ripreso dall’Assessore regionale al Turismo Giovanni Lolli, dall’Onorevole Giulio Sottanelli e sostenuto anche dal Presidente regionale di Federalberghi Giammarco Giovannelli nel recente convegno svolto a Villa Paris di Roseto, in vari interventi che si sono succeduti durante la manifestazione e che sono perfettamente in linea con le considerazioni che facciamo ormai da tempo”, conclude Olivieri.