Non si placano le polemiche intorno agli indici di vulnerabilità della scuola Noè Lucidi che, dopo aver subito diverse opere di ristrutturazione e messe in sicurezza a seguito dei terremoti dello scorso anno, risulta avere ora un valore inferiore rispetto a quello dichiarato prima dei lavori.
Una situazione, questa, che ha allarmato non poco i genitori e il comitato “Progettiamo bimbi in sicurezza” che attende risposte ai diversi interrogativi posti da parte dell’amministrazione comunale.
“Siamo sereni per l’operato svolto dal Comune”, commenta l’assessore ai lavori pubblici Franco Fracassa, “che ha subito pubblicato i dati in suo possesso, proprio a garanzia della massima trasparenza. Siamo i primi a volere scuole sicure. E proprio per questo abbiamo affidato a degli ingegneri qualificati il controllo degli edifici, i quali si sono presi tutto il tempo necessario per le verifiche. Ma voglio rassicurare che, per controllare se i tecnici hanno fatto bene il loro lavoro, abbiamo mandato le pratiche al Cnr che dovrà valutare il loro operato”.
Fracassa, infatti, sottolinea come non possano essere gli amministratori ad effettuare le valutazioni tecniche ma è loro interesse verificare che i lavori e gli esami siano stati compiuti ad opera d’arte.
“Attendiamo le risposte dal Cnr”, continua Fracassa, “ma intanto continuiamo a lavorare. Siamo in attesa che il Cor ci dia l’ok per il rifacimento dell’intonaco alla Noè Lucidi mentre continua il lavoro di programmazione. Stiamo completando il bando europeo per la progettazione dei lavori alla San Giuseppe e poi partiremo con Villa Ripa per la quale potremo agire direttamente con una gara normale. Lo Stato sa che abbiamo bisogno di 60 milioni di euro per rimettere a posto le nostre scuole e noi siamo pronti ad intervenire non appena ci saranno i fondi e l’ufficio per la ricostruzione ci dirà il da farsi”.
La risposta del Comitato Genitori Scuole Sicure
Non si è fatta attendere la risposta alle affermazioni dell’assessore Franco Fracassa sugli indici della Noè Lucidi da parte del Comitato Scuole Sicure che, per voce di Leda Ragas, espone in alcuni punti i numerosi dubbi a riguardo.
“Primo: i dati non sono stati resi noti subito, ma a seguito della pressione fatta dai vari comitati riuniti, in primis ‘Progettiamo bimbi in sicurezza’. Erano in vostro possesso, da quanto detto a settembre, già dalla prima quindicina del mese.
Secondo: i dati delle sei scuole sotto lo 0,2 non sono ancora stati resi noti, a prescindere dal CNR (come per la noe lucidi e la michelessi ad esempio). Come mai?
Terzo: l’unica cosa che non si mette in dubbio è l’operato del USR, serissimi e sempre pronti (LORO) a dare spiegazioni e informazioni senza alzare gli occhi al cielo e sbuffando (come fanno altri).
Quarto: si era detto che i soldi per il polo San Giuseppe ci fossero già tempo addietro, e ci sono interviste che avvalorano la cosa.
Quinto: avete intitolato un polo (cosa apprezzata da tutti anche da me) senza ancora sapere quando verrà fatto.
Sesto: abbiate la compiacenza di farci sapere che fine hanno fatto i MUSP”.