Teramo, nuovi indici alla Noè Lucidi: i genitori chiedono risposte

Nessun miglioramento se non addirittura un peggioramento degli indici di vulnerabilità sismica nonostante i lavori effettuati nei mesi scorsi.

Destano non poche perplessità al comitato “Progettiamo bimbi in sicurezza” gli ultimi dati resi noti dall’amministrazione comunale teramana che vedrebbero, in particolare per la scuola Noè Lucidi, una situazione paradossale, visto il valore attuale di 0,62 inferiore a quello precedente.

Il nuovo controllo della vulnerabilità di questo edificio, infatti, così come spiegato dal sindaco Maurizio Brucchi, si era reso necessario a seguito degli ulteriori lavori di “miglioramento sismico”, successivi a quelli già effettuati sulla base del progetto del 2011 che assicurava un indice di 0,65 al termine delle opere.

Per questo motivo il Comitato chiede numi al primo cittadino, in quanto ci si troverebbe di fronte a due possibilità. O i lavori effettuati di recente non hanno prodotto alcun miglioramento ma al contrario hanno provocato addirittura un peggioramento degli indici sismici, rendendo la scuola meno sicura oppure il valore fornito in precedenza era sbagliato, più alto rispetto a quello corretto, confermando in questo modo i molteplici dubbi espressi allora dai genitori, visto anche che, nonostante i numerosi lavori eseguiti sull’edificio, l’indice ricalcolato è ad oggi inferiore a quello precedente.

“In ambedue i casi”, scrive il Comitato, “ci si domanda se vi siano responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, dei tecnici incaricati che sono intervenuti nei due progetti temporalmente successivi e degli organi di controllo”.

E, naturalmente ci si chiede anche a cosa siano serviti i lavori successivi al primo indice, e di conseguenza i finanziamenti utilizzati dal terremoto del 24 agosto scorso in poi, se allo stato attuale la scuola risulta essere meno sicura di prima.

Si resta in attesa, dunque, delle spiegazioni del primo cittadino, mentre sono ancora in corso ancora le indagini partite dopo l’esposto dei genitori.

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