Un contratto di quartiere, finanziato nel 2007 per 5 milioni, che è rimasto il sogno in un cassetto visto la mancata redazione dei progetti esecutivi e delle conseguenti opere previste.
Il presidente del comitato di quartiere della Cona, Domenico Bucciarelli, torna a tuonare contro il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi che, dopo aver espresso in un post su Facebook la propria contrarietà alle dichiarazioni dello stesso Bucciarelli per il finanziamento ottenuto dalla Regione sulla delocalizzazione della centrale elettrica della Cona, sottolinea come su anche questa prima o poi il sindaco dovrà rendere conto ai cittadini.
“Anziché denigrare”, scrive in una nota Bucciarelli a cui non è sceso giù il riferimento di Brucchi alla sua precedente esperienza di assessore durante la quale il problema non sarebbe stato affrontato, “chiedesse scusa ai cittadini del Quartiere Cona per le tante promesse disattese nei tredici anni in cui è stato amministratore comunale (9 anni da sindaco e 4 da assessore), in merito sia alla delocalizzazione della centrale che in relazione alla mancata realizzazione del Contratto di Quartiere. I residenti della Cona hanno dimostrato con la loro presenza al convegno e con la predisposizione di atti preliminari quale avrebbe dovuto essere l’azione amministrativa del Comune di Teramo”.
Per il presidente, il finanziamento regionale (€2,5 mln anno 2017) per la centrale e del Ministero delle Infrastrutture (€5 mln anno 2007) per il contratto di quartiere, così come aveva sottolineato il Governatore Luciano D’Alfonso, sono “il giusto riconoscimento ai residenti del quartiere per la loro attenzione ed impegno in riferimento ad importanti tematiche ambientali e sanitarie ad alto grado di criticità, presenti in prossimità delle loro abitazioni”.
Per Bucciarelli, dunque, al primo cittadino resterebbero solamente i proclami, le tante promesse elettorali senza alcuna azione concreta.