Giulianova, palazzine Ater dell’Annunziata ancora senza cogeneratore

Un’attesa che dura da 11 anni e che sembra destinata a prolungarsi ancora nel tempo.

Undici anni durante i quali i cittadini residenti nelle palazzine Ater del quartiere Annunziata di Giulianova hanno più volte sollecitato l’intervento del Comune affinché venisse completato l’impianto di cogenerazione. Caldaie e pannelli solari sono stati installati nel 2006 ma non sono mai entrati in funzione.

E con il tempo si stanno danneggiando. Serve circa un milione di euro per completare le opere, con l’installazione nel quartiere di un impianto di cogenerazione di recente tecnologia, nulla a che vedere con quello progettato a suo tempo. Paradossalmente, ad oggi, non si conosce ancora il luogo esatto per la sistemazione del cogeneratore o della struttura che dovrebbe consentire il funzionamento degli impianti. Un’operazione che avrebbe peraltro garantito un risparmio energetico e quindi dei costi a carico delle famiglie residenti in queste palazzine.

Eppure sembrava che tutto potesse procedere secondo i tempi. Invece ai cittadini che abitano in queste case non è rimasto che assistere al lento deterioramento delle strutture, degradate dagli agenti atmosferici e dalla mancata messa in funzione.

Per la realizzazione di queste opere il ministero delle infrastrutture aveva stanziato circa 5 milioni di euro. La causa della mancata realizzazione dell’impianto è dovuta anche al fatto che per un certo periodo il quartiere Annunziata era stato inserito all’interno della Riserva Naturale del Borsacchio. Ma dopo la rimodulazione da parte della Regione del perimetro dell’area protetta escludendo la popolosa frazione giuliese che sorge a ridosso del fiume Tordino, nulla è cambiato.

Tutto è ancora fermo. Le famiglie che abitano negli appartamenti dell’Ater più volte, anche recentemente, hanno manifestato un certo malcontento per la situazione in cui si trovano per via dello spreco di risorse utilizzate per sistemare pannelli e caldaie che attendono l’“accensione” da ben 11 anni. E nonostante le ripetute denunce dei residenti, tutto è ancora fermo al 2006.

 

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