Cologna Spiaggia, la Regione non vuol rimuovere il pennello che causa erosione

Non ci sono molte speranze affinché il pennello maledetto considerato la causa principale del fenomeno erosivo nel tratto centrale della spiaggia di Cologna, a ridosso dei camping Nino e Stella Maris venga rimosso.

Nonostante la richiesta ufficiale avanzata dal legale rappresentante dell’associazione dei balneatori di Roseto per conto dei proprietari delle due strutture ricettive, il Genio Civile per le Opere Marittime della Regione ha lasciato intendere che per ora la barriera perpendicolare resta al suo posto.

I tecnici non intendono modificare il progetto Ricama, in parte realizzato su ampie porzioni del litorale abruzzese (l’investimento complessivo è di 20milioni di euro), che prevede il ripascimento morbido con la sistemazione di pennelli e sabbia. Ma una soluzione per questo tratto di spiaggia, che interessa anche una striscia più a nord a ridosso degli agricamping, va trovata. Ed è al vaglio degli ingegneri della Regione.

Il problema va risolto e anche in fretta. Quest’anno il titolare del camping Stella Maris Domenico Pedicone ha dovuto rinunciare alla posa di diversi ombrelloni. Sino a tre anni fa erano cinque le file di ombreggi e sdraio. Quest’anno appena 3 e nel tratto a ridosso del pennello ha dovuto ammainare bandiera per mancanza di spazio. L’azione di ripascimento a giugno c’è stata ma la sabbia è durata appena 24 ore perché alla prima mareggiata è stata spazzata via. Ma se quella barriera non potrà essere rimossa, come potrà essere risolto il problema dell’erosione?

Il Genio Civile per le Opere Marittime sta valutando diverse ipotesi. Una potrebbe essere il prolungamento del pennello verso est con una striscia di almeno 50 metri di scogli a pelo d’acqua in modo tale da favorire il deposito di sedimenti più a nord, tra la blocchiera e il pennello stesso.

Mentre per il tratto dinanzi ai camping si potrebbe optare per un ripascimento morbido corposo, di almeno 70/80mila metri cubi di sabbia prelevata a 2/300 metri oltre i frangiflutti, come è accaduto per il quartiere di Villa Ardente a Pineto, dove è stato ricostruito artificialmente un fronte di spiaggia.

In questo modo dinanzi ai camping Stella Maris e Nino verrebbero riconsegnati oltre 15 metri di arenile. Sarebbe comunque una soluzione temporanea perché le mareggiate da nord torneranno ad erodere la spiaggia. Motivo per cui gli operatori locali non si arrendono, fermamente convinti che quel pennello vada rimosso.

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