La biblioteca comunale o anche l’istituto comprensivo. Sono solo due proposte, appena sussurrate, per dedicare a Domenico Pantone, il professore e studioso di Alba Adriatica scomparso lo scorso mese di maggio ad appena 31 anni, un luogo cittadino dove “si fa cultura”.
Questa mattina una delegazione di amici di Domenico, guidata da Danilo Cortellini, e alcune sue insegnanti, hanno consegnato in Comune una lettera corredata da una prima raccolta di firme per chiedere alle istituzioni (sindaco e istituto comprensivo) di onorare la memoria del giovane studioso di Alba Adriatica nella giusta maniera.
Dare un nome all’impegno che il giovane insegnante ha dedicato nella sua breve vita allo studio e alla cultura nella sua accezione più ampia.
Gli amici di scuola e di tutti i giorni sono stati accompagnati dal padre di Domenico, Pietro Pantone, maestro di Alba Adriatica. Le firme (al momento sono una quarantina, limitate ad amici e insegnanti) sono state protocollate assieme ad un carteggio contenente il percorso di studio e le attività che Domenico ha collezionato nel suo percorso.
Poi nella sostanza sono state consegnate agli amministratori cittadini, con una richiesta chiara (erano presenti gli assessori Alessia Ventura, Marco Pilò, Andrea Salvi e Ambra Foracappa).
Una lettera nella quale si traccia un ricordo di Domenico e di tutto quello che ha prodotto nel suo impegno di fine studioso. ” Rivolgiamo un accorato appello alle autorità comunali e scolastiche”, si legge, ” affinché trovino le forme opportune per legare assieme il ricordo di noi compagni di classe con il ricorso della scuola che l’ha formato e quello del territorio che lo ha visto crescere”.
Da parte degli amministratori c’è stato l’impegno a valutare la richiesta e trovare delle forme per concretizzarla.
” Penso che la proposta dei compagni di studio di mio figlio”, ha aggiunto Pietro Pantone, ” sia ben motivata e che possa trovare un’accoglienza favorevole.
Con l’intestazione di una sede destinata alle attività culturali, si invierebbe un messaggio positivo ai giovani: chi si impegna nello studio e nella ricerca, come ha fatto Domenico, lavora per il progresso dell’umanità e ne riceve un doveroso riconoscimento”.
Nelle prossime settimane poi sarà depositata una ulteriore e più corposa petizione, visto che la stessa prosegue a livello cittadino e non solo.