Pineto. “Chiediamo alla Regione di intervenire immediatamente per adottare soluzioni urgenti per salvaguardare il tratto di costa che va dalla Torre di Cerrano sino alla zona di Silvi centro. Le ultime mareggiate hanno letteralmente cancellato un ampio tratto di arenile e siamo tutti preoccupati per la prossima stagione estiva”. La richiesta arriva dal vice sindaco di Pineto Cleto Pallini e dall’assessore al demanio del Comune di Silvi Fabrizio Valloscura che si sono incontrati ieri mattina per fare il punto della situazione dopo le mareggiate dei giorni scorsi.
E’ stato eseguito un sopralluogo nel tratto interessato dal fenomeno erosivo ed è emerso che la spiaggia è ridotta ai minimi termini su un fronte di oltre un chilometro, compreso appunto tra Pineto e Silvi, all’altezza del parco del Cerrano.
“Con la Regione è stata avviata negli ultimi tempi una forma di collaborazione per affrontare il delicato problema dell’erosione”, ha spiegato il vice sindaco Pallini, “a Pineto è tutto pronto per la fase di ripascimento morbido nella zona più a nord. A questo punto stiamo valutando assieme al Comune di Silvi di dirottare una parte di quella sabbia nella zona sud dove nei giorni scorsi l’erosione ha cancellato metri e metri di arenile. Ed è per questo motivo, quindi, che chiediamo alla Regione di fare qualcosa, di non perdere tempo. Altrimenti potremo dire addio alla prossima stagione estiva!”
Le due amministrazioni comunali hanno sollecitato in modo particolare gli assessori regionali Angelo Di Paolo, che ha la delega ai lavori pubblici, e Mauro Di Dalmazio responsabile dello sviluppo del turismo.
La richiesta che arriva da Pineto e Silvi è quella di far aumentare l’impegno di spesa previsto per la tutela della costa. In buona sostanza gli amministratori locali sperano che la Regione dirotti una parte dei Fondi Fas al progetto di conservazione della fascia costiera con i vari interventi di ripascimento morbido programmati da Martinsicuro a Vasto, con particolare attenzione al segmento teramano, particolarmente sottoposto in questi ultimi anni al fenomeno erosivo.
“Perdere altro tempo”, puntualizza l’assessore Fabrizio Valloscura, “significherebbe mettere in ginocchio un’intera economia basata sul turismo. Crediamo, inoltre, sia necessario varare un piano di intervento alternativo al ripascimento morbido, prendendo in considerazione ad esempio la realizzazione di barriere frangiflutti rigide da sistemare al largo. Esiste un coordinamento delle amministrazioni comunali della costa teramana che chiede appunto interventi risolutivi. Se il ripascimento morbido non paga, bisogna pensare ad interventi rigidi “.