“E poi parlano di meritocrazia”, sostiene Mercante, “Come volevasi dimostrare ancora una volta la maggioranza della provincia si rivela prona e ligia al volere dei maggiorenti della Pdl teramano e del governatore Chiodi. Infatti, privati della più elementare autonomia decisionale il presidente Catarra ed i suoi consiglieri, in barba ai minimi canoni di decenza, nel consiglio provinciale del 22 dicembre scorso nominano revisore dei conti dell’ente la dottoressa Valentini, cugina del Presidente della Regione e che lavora appunto nello studio Chiodi”.
Mercante non esita nell’afferma che si tratta in sostanza di un film già visto che viene riproposto ciclicamente dalle coalizioni che si susseguono al governo di città e province. “Oggi a me, domani a te”, sottolinea l’esponente politico del partito di Di Pietro, “come quando Chiodi già sindaco di Teramo nominò assessore alle finanze il collega di studio, nonché nipote di Paolo, Carmine Tancredi. Certamente la dottoressa Valentini sarà una valida professionista, ma viene da chiedersi su cento domande proprio su di lei doveva cadere la scelta?”
Un interrogativo che non fa una piega. Ma ovviamente tutti si augurano che la scelta sia stata fatta solo in virtù delle capacità della dottoressa Valentini e non certo solo perché cugina del Presidente Gianni Chiodi.