Per il delitto, in primo grado, è stata condannata la famiglia Ziu: Arjan, 51 anni, esecutore materiale dell’omicidio, al quale sono stati comminati 18 anni di pena.
E poi il fratello Mikele e i figli di questi Rudy e Toni. Per tutti e tre 17 anni e 4 mesi di carcere. Il 19enne Antonio, per tutti Toni, ha sempre professato la sua innocenza. E i difensori degli albanesi, Maurizio Cacaci e Antonio Valentini, puntano a dimostrare l’estraneità del ragazzo all’omicidio. Due le richieste dei difensori accolte dalla Corte d’Assise di L’Aquila nel corso del processo d’appello. La prima riguarda le immagini dell’agguato del 7 giugno 2015.
Sono state estratte da una videocamera di sorveglianza. Per i due legali non sarebbero nitide e, soprattutto, non renderebbero chiaro il quadro di quanti fossero gli assassini. Si notano distintamente tre ombre. La quarta – per i due legali Tony – non si vede.