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Cologna Spiaggia, argilla al posto della sabbia. De Vincentiis: “Vergognoso”. Tacchetti: “E’ tutto ok” (VIDEO)

Sul ripascimento morbido tanto contestato a Cologna Spiaggia è intervenuto anche il presidente provinciale di Casa Civica Flaviano De Vincentiis che conosce molto bene la polemica innescata in questi giorni.

Un ripascimento in piena stagione estiva, con la ruspa ad operare quasi tra i bagnanti e una sabbia che presenta argilla. Quella stessa argilla riemersa a seguito delle alte maree dinanzi al camping Stella Maris. Sabato scorso era intervenuto sull’argomento il consigliere comunale di Roseto Alessandro Recchiuti annunciando un accesso agli atti. De Vincentiis ha contestato le modalità di intervento. E ha assicurato che non resterà a guardare.

“Ma come si può concepire un lavoro simile in piena estate”, sostiene, “si tratta di opere che andavano programmate prima”.

Il presidente di Casa Civica sembra avere anche le idee piuttosto chiare sul perché proprio in prossimità dei camping Stella Maris e Nino si sia accentuata l’erosione, amplificata soprattutto dalla presenza del pennello perpendicolare.

“Per risolvere un problema dinanzi ad una concessione (Agricampi Marino ndr)”, puntualizza De Vincentiis, “ne hanno creato un altro danneggiando due concessioni”.

Resta il fatto che il ripascimento di questi giorni ha avuto vita breve perché le maree che si sono susseguite hanno inghiottito la sabbia, lasciando solo l’argilla. Oltretutto, in appena un anno, le due concessioni demaniali dei camping Stella Maris e Nino hanno perso oltre 15 metri di arenile fronte mare. Comunque sull’argomento è intervenuto il vice sindaco Simone Tacchetti.

“Si tratta di lavori necessari”, ha spiegato, “per via del fenomeno erosivo che aveva ridotto ai minimi termini il litorale in quella zona. Circa mille metri cubi di sabbia marina, che è stata sottoposta ad analisi di tre enti diversi tra cui il Comune, prima di essere scaricata. Per quanto riguarda il pennello tanto contestato, l’allarme lanciato dagli operatori è stato già raccolto ed è stata interessata Regione Abruzzo. Appena conclusa la stagione estiva l’amministrazione coinvolgerà di nuovo l’ente regionale per risolvere definitivamente questo problema”.

Per Tacchetti dunque, l’opposizione senza alcun elemento di prova ha voluto sollevare una polemica inesistente. Resta però il fatto che l’argilla, o fango, nella sabbia utilizzata per il ripascimento era presente.