La mareggiata di due giorni fa ha divorato altri metri di spiaggia in alcuni punti, soprattutto all’altezza del camping Stella Maris dove la prima fila di ombrelloni è praticamente a mezzo metro dal mare. E qualche turista ospite della struttura si è anche lamentato per la situazione che si è venuta a creare. Problemi anche per il camping Nino, per lo stabilimento L’Astice e per il Lido Lo Squalo.
Qui lo scorso anno tra la torretta di avvistamento del bagnino e la battigia c’erano 18 metri di spiaggia. Ora ce ne sono appena 4 a conferma che in un solo anno le mareggiate hanno spazzato via mediamente tra i 15 e i 20 metri di litorale. In giornata sono iniziati i lavori di ripascimento morbido nel tratto più a nord, all’altezza dell’agricamping Marino. Dei camion scaricano cumuli di sabbia, mentre una ruspa provvede poi a sistemarla nei punti più critici.
L’intervento dovrebbe proseguire per tutta la settimana, sino a venerdì e interesserà anche la zona dei due campeggi. Ma è chiaro che si tratta di un intervento palliativo, destinato a durare, forse, un’intera estate. E non è detto. Perché potrebbero essere sufficienti un paio di mareggiate da levante per far sì che le correnti spazzino via la sabbia che viene riposizionata in questi giorni.
Il vero problema è la presenza dei due pennelli perpendicolari: uno appena a sud del camping Stella Maris, l’altro dinanzi all’agricamping Marino. Sono la causa delle correnti erosive. E da tempo gli operatori locali chiedono al Genio Civile per le Opere Marittime della Regione di rimuoverli. Finora, purtroppo, gli organi regionali sono rimasti sordi a tale richiesta.
Preferendo finanziare piccoli interventi di ripascimento per assicurare la stagione estiva alle strutture ricettive locali. Una scelta criticata da più parti perché è come continuare a buttare soldi in mare.