Dopo lunghe indagini, servite per identificare il committente dell’annuncio, gli agenti della forestale sono riusciti ad intercettarlo proponendogli, sotto copertura, l’acquisto della merce. Le statuine sono state così trasportate dal venditore all’interno di una valigetta 24 ore e mostrate al personale in incognito per la proposta di acquisto. Dopo aver accertato l’assenza di qualsiasi documentazione, le statue sono state sequestrate. Probabilmente, le zanne d’avorio utilizzate per la forgia delle statuine provenivano dal Giappone, principale Paese di lavorazione. L’elefante africano è una specie per la quale la Convenzione di Washington ha istituito una più severa forma di controllo del commercio, non solo degli esemplari vivi ma anche delle parti come le zanne.