I lavoratori lamentano mesi di ritardi negli stipendi, ore di straordinario mai pagate e, ciononostante, un lavoro che continua ad essere svolto, per usare le loro parole, “a testa bassa, un compromesso inevitabile se si voleva lavorare senza problemi (“se vi sta bene così altrimenti ve ne andate!”)”.
Dal 2009, i dipendenti raccontano di svegliarsi alle 6.00 ogni mattina per accompagnare bambini e ragazzi disabili negli istituti scolastici e nei centri di terapia iperbarica. Una funzione la loro che non stentano a definire di quelle che “ci riempiono il cuore di gioia”.
“Il nostro lavoro ci piace – sostengono -, ci gratifica umanamente perché ci mettiamo il cuore e l’anima. I ragazzi disabili danno così tanto con gesti e sguardi anche senza esprimersi a parole… Per amore del nostro lavoro e dei “nostri” bambini e ragazzi diversamente abili abbiamo continuato a lavorare, a testa bassa ma col cuore alto, senza alcuna interruzione del servizio! Sono passati molti, troppi, mesi e arrivati a maggio diciamo che non si “campa” di soli fioretti”.
A far alzare la voce ai lavoratori della cooperativa i discorsi del presidente della cooperativa che, “invece di farci gli auguri, ci dice che i soldi non ci sono… per poi scoprire, passate le feste, che invece essi erano arrivati a destinazione (ben 11.771,33 euro dal Comune di Teramo e 6.240,00 euro dalla Provincia di Teramo, per il quadrimestre settembre-dicembre 2011) e che sono stati utilizzati non per liquidare i nostri, scarni ma onesti, stipendi (800 euro circa gli autisti e 400 euro circa gli assistenti) bensì per altro… Ci siamo rivolti al Sindacato ormai da un mese… Ma si sa che la tempistica in questo campo non è il top! Per dirla tutta, come in una attuale canzone: “E mi ritrovo a non tirare a fine mese… Dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare e dimmi cosa devo fare per pagarmi dove stare!”.