Teramo. Dopo aver appreso della lettera di minaccia pervenuta agli organizzatori dell’incontro-presentazione del libro e delle scritte murali deliranti contro la sua persona a Martinsicuro, il giudice Antonio Ingroia ha deciso di annullare gli incontri in programma per stasera nella cittadina costiera e per domani nel capoluogo teramano.
E’ quanto si legge in una nota ufficiale della segreteria organizzativa, la quale riferisce che il giudice ha ritenuto opportuno rinviare la sua partecipazione, “anche per ovviare disagi per le forze dell’ordine, che avrebbero comunque garantito la massima sicurezza al procuratore e il quale ringrazia sempre per la loro disponibilità e professionalità”.
Tra le righe traspare un’amarezza, che l’associazione Società civile mette nero su bianco sulla sua pagina Facebook: “è come un dolore sordo, violento, di chi si sente sconfitto. Certo che se da oggi basterà uno scemo che scrive due righe o sfoga la sua impotenza con uno spray per annullare gli sforzi (anche economici) di tanti, forse ci converrà accettare il consiglio che ci fanno da 22 anni e metterci a fare altro”.
E solidarietà ad Ingroia e a Leo Nodari è stata espressa da tutte le forze del centrosinistra della provincia di Teramo, che condannano il gesto nella maniera più assoluta. “Al magistrato, impegnato in prima persona da anni nella lotta alla mafia, e a Nodari, animatore instancabile della vita culturale teramana e non solo, va la nostra incondizionata solidarietà, solidarietà che va anche a tutti coloro, come giudici locali e giornalisti, citati nelle farneticanti dichiarazioni della missiva. Le parole della lettera rappresentano un tuffo indietro di 30 anni, con un linguaggio che richiama alla mente i periodi più bui della nostra storia politica. La condanna di certe espressioni è condivisa da tutti i partiti del centrosinistra di Teramo. Confidiamo che la giustizia saprà identificare e isolare al più presto i responsabili di questo gesto infame. Siamo sicuri che la politica tutta e la società civile sapranno reagire in maniera compatta contro le idee degli estensori della lettera”. Una cosa è certa, aggiungono:
“a causa della sconsiderata azione di fantomatico gruppo di estremisti, la provincia di Teramo ha oggi perso un’opportunità importante per arricchire la sua vita culturale e sociale. La presentazione del libro di Ingroia sarebbe stata un’occasione imperdibile per tutti coloro che credono ai valori della legalità e della giustizia”.
La nota dell’Ufficio VII- Ambito territoriale di Teramo e della Consulta degli studenti di Teramo. La Giornata della legalità rappresenta la conclusione di un percorso intrapreso dalle vaie Scuole della Provincia, che ha come obiettivo non il semplice e pedissequo rispetto della legge ma un percorso educativo per esaltare i valori della democrazia, garantiti dalla legalità, dalla partecipazione, dall’ascolto, dalla non discriminazione: valori tutelati dalla legge come diritti inviolabili e messi in discussione da chi, come le organizzazioni criminali, come la mafia, le calpestano quotidianamente.
Questi valori sono stati calpestati anche da chi ha strumentalizzato l’impegno, lo sguardo pulito e gli obiettivi alti degli studenti della Consulta. I fatti delle ultime ore hanno caricato di inquietudini, equivoci e tensioni la manifestazione prevista per domani alla Sala Polifunzionale e questa mattina, lo stesso dott. Antonio Ingroia, ha deciso di disdire l’impegno teramano e, pertanto, la Consulta ha rimandato l’intera Manifestazione. Si rinnova, comunque, la volontà dell’Ufficio VII e della Consulta ad organizzare momenti di riflessione sulla legalità, in tempi e luoghi che saranno stabiliti di comune accordo. Ci auguriamo di incontrare il dott. Ingoia a Palermo, dove gli studenti teramani, il 23 maggio, parteciperanno alle iniziative organizzate dal MIUR per il ventesimo anniversario della strage di Capaci.