Giulianova. Un mese di fermo biologico per consentire il normale e fisiologico ripopolamento. Le vongolare del Cogevo, che fanno capo al comparto di Giulianova, resteranno in porto per i prossimi 30 giorni (dal 15 aprile al 15 maggio), per dare “respiro” ai fondali marini, visto che l’attività di pesca alle vongole è proseguita, senza tregua dalla scorsa estate.
Frangente nel quale è stata utilizzata come sottolineano i referenti della marineria giuliese (Walter Squeo di Federpesca e Giovanni Di Mattia del Cogevo) “ l’ottima soluzione delle zone chiuse alle pesca, e di concerto con l’istituto Zooprofilattico vengono concordate le riaperture delle varie zone di pesca al momento della maturazione del prodotto”. Alla fine de periodo di fermo, dopo la metà di maggio, infatti, sarà chiusa alla pesca la zona a sud del porto (Cologna e Roseto) e riaperta quella a nord. “ E’ questo il metodo da seguire” prosegue la nota, “ che andrebbe adottato in tutti i settori della pesca in crisi. Associare pesca e ricerca, infatti, appare un percorso obbligato, che poi ha degli effetti tangibili sul pescato, vista la notevole quantità di prodotto presente nel fondali e del numero di imbarcazioni impegnate”.