“Sulla questione – continuano i tre esponenti della Federazione della Sinistra – purtroppo si continua da anni a fare una falsa propaganda diffondendo l’idea secondo cui l’istituzione della Riserva abbia impedito lo “sviluppo” della città e di numerose zone già urbanizzate ricomprese al suo interno. E’ fondamentale far comprendere quanto false e perniciose siano tali affermazioni. E’ del tutto evidente che, ovunque siano state istituite aree protette in tutta Europa, esse hanno permesso uno sviluppo e un enorme miglioramento delle condizioni del territorio, un aumento dei livelli occupazionali e una crescita sostanziale delle attività produttive e turistico-ricettive in esse ricomprese. Da anni centro-destra e centro-sinistra, per nascondere le loro inettitudini e presunti favori a noti costruttori, insistono con la menzogna secondo cui il problema per gli abitanti di Giammartino, Frischia, Mazzocco e del quartiere Annunziata siano la loro presenza all’interno di una Riserva e che quindi sia necessario riperimetrarla. Noi invece affermiamo con la più totale convinzione, supportati dalla totalità delle associazioni ambientaliste e persino da autorevoli accademici e giuristi abruzzesi, che il vero problema per i cittadini è la mancata realizzazione delle attività che la legge prevede per il Borsacchio. Il guaio è dunque ciò che manca ovvero un comitato di gestione che valuti gli interventi ed un PAN che detti le regole. In questi giorni studenti, lo stimatissimo professore Di Salvatore ed un gran numero di cittadini stanno difendendo la Riserva. Lanciamo un tavolo permanente di confronto fra le forze politiche, civiche, associazioni e comitati che in questi anni si sono battuti per il Borsacchio. Unire le forze è un dovere da parte nostra e arrivare a azioni coese che coinvolgano il maggior numero di soggetti politici e non, per far capire come avidi politici mettono in ginocchio i cittadini per mascherare i loro interessi e quelli di pochi costruttori”.