Un incontro nel quale l’assessore regionale ha confermato che i trasferimenti del Fondo sociale europeo, con i quali la Provincia finanzia i progetti delle politiche del lavoro e paga i dipendenti di Teramo Lavoro impiegati a supporto di queste specifiche attività, sono garantiti solo fino al 31 dicembre di quest’anno.
A livello nazionale si è aperto un confronto sul futuro dei Centri per l’Impiego, oggi in capo alle Province, per decidere da chi verranno gestiti dopo tale data: se dalle Regioni, come pare più probabile, o dai Comuni. Come sottolineato dall’assessore Gatti, l’Abruzzo seguirà le indicazioni e le soluzioni che emergeranno dal confronto con le altre Regioni del centro Italia.
La Provincia di Teramo, l’unica in Abruzzo ad aver costituito una società in house offrendo una risposta occupazionale ai precari storici dell’ente, dovrà, quindi, decidere come procedere in vista della scadenza dei contratti dei dipendenti (il 30 aprile) e della fine della fase di start up (30 giugno) della Teramo Lavoro.
I contratti non si possono prorogare oltre la fase di avvio della società e in ogni caso i fondi disponibili fino al 31 dicembre non consentono una copertura economica a tempo pieno per tutti i dipendenti. Sottolineata la disponibilità dell’assessore Gatti a procedere di comune accordo con la Provincia, il presidente Catarra ha quindi riconvocato i sindacati per il prossimo 16 aprile.