Si tratta di Bilbil e Azem Beca, due albanesi di 36 e 28 anni, residenti a Pescia, in provincia di Pistoia. Sono stati arrestati al termine di un’attenta indagine andata avanti circa 7 mesi e condotta dal luogotenente Antonio Tricarico, comandante della stazione dei carabinieri di Silvi.
I due albanesi sono stati rinchiusi nel carcere di Prato. Dovranno rispondere di accuse pesanti: sequestro di persona e rapina pluriaggravata. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa Gip Roberto Veneziano su richiesta del sostituto procuratore Greta Aloisi. I fatti risalgono al 13 ottobre dello scorso anno.
Il più anziano dei due albanesi, Bilbin, con il pretesto di affittare una camera all’“Isola Felice”, sul lungomare di Silvi, riuscì ad entrare nella struttura. C’era la signora addetta al riordino delle camere alla pulizia del ristorante. La donna venne immediatamente bloccata, immobilizzata con delle fascette di plastica e rinchiusa in uno sgabuzzino, con l’aiuto del complice, Azem che agì con un cappuccio in testa.
I due inoltre si impossessarono delle chiavi per entrare successivamente nell’appartamento del proprietario. Con un martello pneumatico tentarono di scardinare una cassaforte a muro, ma senza esito. Trovarono però una piccola cassetta di sicurezza contenente circa 4mila euro. Prima di fuggire trasferirono la donna delle pulizie ai bagni del seminterrato, per evitare che potesse dare subito l’allarme.
Quando i militari arrivarono sul posto, non trovarono indizi per identificare gli autori del gesto. Ma al comandante Tricarico venne un dubbio: i rapinatori agirono in un giorno di mercato rionale, con strade chiuse al traffico.
Quindi conoscevano la zona, le abitudini e gli ambienti del ristorante. Con il titolare del ristorante il comandante Tricarico in questi mesi ha ricostruito le frequentazioni, scoprendo alla fine che uno dei due rapinatori, Azem, era stato per qualche tempo il cuoco della struttura. Sapeva pertanto delle abitudini del proprietario e conosceva gli ambienti.
Il giovane è stato quindi pedinato, seguito. Su di lui sono state raccolte informazioni grazie anche alla collaborazione coi carabinieri di Pescia, sino a risalire anche all’identità del complice. A notificare i due ordini di custodia cautelare sono stati direttamente i militari di Silvi.